Ospedale covid “Umberto I” in funzione per sole tre persone ricoverate. Il Sindaco Giovagnorio tuona contro la sempre silente dirigenza Asl1
TAGLIACOZZO – Il sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, lo scorso 26 maggio aveva inoltrato alla Asl1 una lunga nota nella quale segnalava diverse criticità, chiedendo di rendere nuovamente fruibile e operativo alla sconfinata utenza il presidio ospedaliero “Umberto I”, classificato ancora ospedale Covid e che, ad oggi, ospita soltanto tre ricoverati.
Ma, interrogato il morto, il morto non rispose.
Da qui un durissimo comunicato stampa del Sindaco, il quale denuncia le mancate risposte da parte dell’azienda sanitaria alle criticità e richieste già segnalate.
«Prescindendo dalla forma di educazione, che ancor sarebbe dovuta tra i responsabili delle istituzioni pubbliche – scrive Giovagnorio – se un sindaco scrive ai vertici aziendali per sollecitare interventi al fine di dare soluzioni ad importanti problemi riguardanti la salute pubblica, avrebbe diritto ad una risposta ufficiale in tempi celeri e nel rispetto delle prerogative spettanti ai primi cittadini, quali prime autorità sanitarie dei territori loro affidati».
Da sottolineare la piena contrarietà dell’Amministrazione Comunale, alla paventata ipotesi da parte della direzione generale Asl1 di qualificare ancora per ulteriori quattro mesi l’”Umberto I” come ospedale Covid.
Ipotesi, questa, ritenuta dannosa e lesiva sia degli interessi dell’intero territorio marsicano sia per la corretta erogazione dei livelli minimi di assistenza da garantire alla popolazione.
«Ad avvalorare l’importanza che la struttura di Tagliacozzo torni al più presto a pieno regime – sottolinea il sindaco – c’è la situazione dell’ospedale di Avezzano che non riesce più a smaltire le richieste dell’utenza, con attese infinite e personale insufficiente che non potrebbe mai fronteggiare l’incremento esponenziale previsto per i mesi estivi nel territorio marsicano, il quale da sempre vanta grandi centri di attrazione turistica».
Ora, con tutto quello che sta succedendo intorno a noi, tra guerre, inflazione e rincari, non si può tollerare che una intera struttura ospedaliera come l’”Umberto I” serva soltanto per tre persone ivi ricoverate.
Dopo le abbondanti profusioni di denaro pubblico destinate all’ospedale Covid G8 de L’Aquila, che attualmente risulta inutilizzata e vuota, i malati Covid potrebbero trovare giusta allocazione in tale struttura.
Il sindaco e l’Amministrazione Comunale di Tagliacozzo alla luce di quanto sopra, chiedono alla Asl1:
- L’interruzione dei ricoveri Covid a far data dal 19 giugno per consentire la ripresa delle ordinarie funzioni riabilitative e servizi ad esse connessi; la riapertura dell’Ospedale di Comunità;
- Il ripristino dell’ascensore “montalettighe”;
- Il potenziamento del servizio di dialisi in vista dell’aumento delle presenze.
«Pur avendo sempre dimostrato collaborazione e buona volontà nei confronti della Asl1 nel difficilissimo periodo dell’emergenza sanitaria – conclude il sindaco Giovagnorio nella sua dura nota – consapevoli dell’assoluta autonomia decisionale in capo all’Azienda Sanitaria, ribadiamo che la Direzione Generale non può prescindere da un leale, continuo e necessario confronto con le civiche e locali amministrazioni e altre forze politiche del territorio, dalle quali riceviamo convinte adesioni alle nostre istanze».