Ospedale di Tagliacozzo, M5S Marsica: “Le parole dell’assessore Quaglieri offendono Tagliacozzo e l’intelligenza dei Marsicani. Basta con le favole”
L’assessore Quaglieri ha detto ieri all’inaugurazione del suo comitato elettorale a Tagliacozzo che per il presidio ospedaliero “è stato fatto un buon lavoro”
AVEZZANO – Durissima replica del Movimento Cinquestelle Marsica-Avezzano all’assessore, e candidato per il centrodestra alle prossime regionali, Mario Quaglieri in merito all’ospedale Umberto I di Tagliacozzo e alle sue affermazioni di ieri nel corso della presentazione del suo comitato nella città ducale marsicana.
L’assessore di Trasacco, in merito al presidio ospedaliero tagliacozzano così si è espresso ieri: “Con la riconferma del Pronto Soccorso H24 e il presidio ospedaliero di Tagliacozzo abbiamo ottenuto un importante risultato.
Il lavoro fatto in Regione Abruzzo è stato avvallato dal direttore generale del ministero della salute è questo ci ha consentito di ricollocare i posto letto e il pronto soccorso della struttura di Tagliacozzo nell’ambito dell’ospedale di Avezzano.
Questo primo passo ha messo in moto una strategia volta sia a salvaguardare il presidio ospedaliero e a rafforzarne il fondamentale pronto soccorso, sia nel porre le basi per unificare l’Ospedale di Avezzano e quelli di Tagliacozzo e Pescina in una entità denominata “Ospedale dei Marsi”.
A stigmatizzare in modo duro e chiaro le parole di Quaglieri, ci pensa il rappresentante del Movimento Cinquestelle di Avezzano-Marsica, Massimo De Maio che in pratica invita Quaglieri ad attenersi alla verità dei fatti e a rispettare l’intelligenza dei marsicani.
“Le parole pronunciate dall’assessore Quaglieri a Tagliacozzo sull’ospedale cittadino – dice De Maio – sono una inaccettabile provocazione, oltre che una offesa all’intelligenza dei Marsicani.
Dopo 125 anni di attività, il centrodestra ha voluto con tutte le sue forze cancellare l’Umberto I di Tagliacozzo dall’elenco degli ospedali abruzzesi e ha declassato una unità riabilitativa di eccellenza, togliendole il primario.
Questa è la verità ed è scritta a chiare lettere nella legge regionale n.60 che il centrodestra ha approvato il 12 dicembre 2023. Ancora una volta, carta canta mentre esponenti del centrodestra raccontano favole agli elettori.
A pagina 20 del piano approvato da Marsilio e imposto con arroganza al Consiglio regionale, impedendo qualsiasi modifica, si leggono parole estremamente chiare: “la disciplina di recupero e riabilitazione funzionale ha sede presso il presidio di Tagliacozzo per indisponibilità di spazi idonei presso il Presidio Ospedaliero di Avezzano.
Lo traduciamo una volta per tutte, a vantaggio dell’assessore Quaglieri ed altri esponenti di Fratelli d’Italia: l’Umberto I di Tagliacozzo è stato ufficialmente cancellato e la sua riabilitazione è stata accorpata ad Avezzano con Legge Regionale n.60/2023.
A Tagliacozzo resterà fino a quando non si libereranno spazi idonei nell’ospedale SS. Filippo e Nicola. Stando a quanto loro stessi hanno scritto, potrebbe accadere anche l’11 marzo, il giorno dopo le elezioni regionali, mantenendo la tradizione meloniana delle promesse elettorali non mantenute, come hanno già fatto per blocco navale e accise sulla benzina.
Se il centrodestra non avesse voluto che Tagliacozzo corresse questo rischio, avrebbero potuto cancellare dalla Legge che hanno approvato quelle parole che hanno condannato Tagliacozzo a scomparire definitivamente.
Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Giorgio Fedele aveva chiesto con forza di evitare questo scempio, presentando 6 diverse proposte di modifica dello scellerato piano ospedaliero imposto da Marsilio alla Marsica.
Per ben due volte, i consiglieri regionali del centrodestra, a partire dai marsicani Angelosante e Verrecchia, hanno votato contro le proposte di Fedele per salvare Tagliacozzo e Pescina.
L’Assessore Quaglieri sarebbe potuto venire a Tagliacozzo in una delle numerose manifestazioni pubbliche per ascoltare i cittadini. Invece, con l’arroganza cui ci ha abituato il presidente Marsilio, è venuto solo a chiedere voti in cambio di una irragionevole cancellazione dell’ospedale. Caro assessore, il tempo è scaduto. Basta con le favole”.