Ospedale “Umberto I” di Tagliacozzo, Il Gioco delle Tre Carte e il ”Codice 130006”
TAGLIACOZZO – Il Sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, lo scorso 2 novembre è stato ascoltato dalla V^ Commissione della Regione Abruzzo sulle problematiche inerenti l’ospedale “Umberto I”, nell’ambito della cosiddetta reingegnerizzazione (che parolaccia!) della rete ospedaliera.
Nella sua lunga e articolata esposizione ricca di riferimenti a decreti, note, delibere, verbali, incontri e scontri, eccetera e eccetera, egli ha disarticolato e scoperto il “Gioco delle Tre Carte” messo in campo dalla Giunta Regionale e dai suoi più autorevoli dirigenti, onde privare l’”Umberto I” del codice 130006, il numero magico che consentirebbe il mantenimento del titolo di Presidio Ospedaliero.
“Zero tituli, zero ospedale”! E’ quanto si propongono, fatta eccezione per alcuni di essi, gli “inutili idioti” che si affollano intorno al “Mazziere”, ovvero colui che mescola le carte e dirige il gioco, spalleggiato da due “compari” che fomentano e contribuiscono a creare confusione per attirare a sé gli assetati di facili e ambite sistemazioni.
Orbene, tornando all’audizione del sindaco, sarebbe emerso che in alcun documento del Ministero della Sanità è riportata l’indicazione di cancellare il codice ministeriale di presidio ospedaliero per l’”Umberto I”.
Eppoi ancora, i dati sconvolgenti forniti dal sindaco Giovagnorio ai membri della V^ Commissione circa gli accessi annui all’”Umberto I” denominato in una nota ufficiale ospedale di base e non riabilitativo, dati che evidenziano come rispetto ad altri presidi della regione siano stati incongruamente conteggiati.
“Non mi ritengo il ragioniere dei numeri – ha sottolineato Giovagnorio – quando si tratta di servizi sanitari ed è in ballo la salute, la vita o la morte delle persone.
Pertanto, signor Presidente e Commissari della V^ Commissione, la nostra proposta per il nostro ospedale è bene esplicata nell’emendamento che il consigliere Angelosante vorrà presentare, in quanto concreta, fattibile e tesa a salvaguardare una struttura ospedaliera della nostra regione.
Quando si cancella, si ridimensiona, si tolgono titoli e codici – ha concluso il sindaco – al di là dei meri aspetti burocratici o delle mere promesse politiche, è sempre un privarsi di un qualcosa che un domani sarà difficilissimo ripristinare ed è sempre una sconfitta per il nostro territorio e per l’Abruzzo intero”.