Ottimi risultati dell’Orchestra Jazz Che Vorrei dell’Aquila presentati in occasione del concerto di Natale con i giovani musicisti
L’AQUILA – L’associazione culturale aquilana Teatro Opera Project, con il sostegno del Comune dell’Aquila e del Conservatorio A. Casella dell’Aquila, ha reso possibili le lezioni de L’ORCHESTRA JAZZ CHE VORREI – L’AQUILA anche nel 2023: gli ottimi risultati sono emersi in occasione della Conferenza Stampa e del Concerto di Natale tenutisi in data 27 dicembre presso l’Auditorium Shigeru Ban del Conservatorio A. Casella dell’Aquila.
“La musica abbatte le barriere: la musica è per tutti, è democratica, rivoluzionaria e creativa. La musica crea: crea relazioni sane. Siamo orgogliosi di valorizzare la cultura attraverso un’Orchestra in cui sono coinvolti direttamente i ragazzi, che rappresentano il nostro sguardo verso il futuro” così ha esordito Ersilia Lancia assessore alle politiche giovanili del Comune dell’Aquila.
Alla conferenza sono intervenuti, oltre all’assessore Ersilia Lancia, Manuela Tursini, assessore alle Politiche Sociali, Educative e Scolastiche del Comune dell’Aquila, Claudio Di Massimantonio, direttore del Conservatorio “A. Casella” dell’Aquila, Katia Di Michele, presidente dell’Associazione Culturale Teatro Opera Project e coordinatrice del progetto, il Maestro Pasquale Innarella, direttore artistico dell’Orchestra Jazz che Vorrei de L’Aquila. A seguire i ragazzi dell’orchestra hanno eseguito brani preparati con i tutor per il concerto di Natale, tra cui uno interamente arrangiato e diretto da Francesco Bernardi, uno dei ragazzi dell’orchestra.
Durante la conferenza stampa è stata presentata l’iniziativa dell’Orchestra Giovanile, nata nel 2022 e dedicata alla diffusione della cultura e della prassi jazzistica, i risultati raggiunti nel 2023 e i passi futuri che seguiranno questo progetto.
L’Orchestra jazz che vorrei è un progetto con un’elevata valenza strategica culturale e sociale, con un carattere esemplare ed unico nel panorama jazzistico italiano, tale da fungere da modello virtuoso per iniziative analoghe in altre regioni italiane, fortemente voluto e finanziato dal Comune dell’Aquila, attraverso gli Assessorati alle Politiche Giovanili e alle Politiche Sociali, in collaborazione con il Conservatorio “A. Casella” dell’Aquila e con l’Associazione Culturale Teatro Opera Project dell’Aquila.
Durante il lavoro svolto settimanalmente con i ragazzi sono state curate le tecniche improvvisative, caratteristica tipica del linguaggio jazz, cui si attribuisce un notevole ruolo, non solo performativo, ma anche comunicativo e inclusivo.
“Non potevamo non credere in un progetto così bello, con una valenza sociale e culturale insieme – ha proseguito l’assessore Ersilia Lancia – che vede ancora una volta insieme l’assessorato al sociale e quello alle politiche giovanili, e che dimostra come l’istituzione del Comune dialoghi anche con delle realtà culturali importanti. Sostenere questo progetto significa rispondere al disagio giovani, significa fare cultura, significa essere a pieno titolo anche candidati per capitale della cultura, significa parlare dell’Aquila oltre i confini. E speriamo che progetti del genere, soprattutto nel modo in cui sono nati e si stanno caratterizzando, possono essere ripetuti anche in altre realtà italiane, perché è assolutamente cosa buona per i ragazzi e per le ragazze prima di tutto. Bisogna continuare a credere in iniziative con finalità altamente educative. E io credo, con molta umiltà, che siamo riusciti negli intenti e vogliamo continuare”.
Concorde sulla valenza della musica in ambito sociale anche l’assessore Manuela Tursini che ha aggiunto “è un progetto di valore in cui abbiamo creduto molto per l’importanza che la musica ha a livello sociale: mette tutti sullo stesso piano. È un’orchestra aperta, un progetto gratuito a cui tutti possono partecipare senza pagare una retta per partecipare, è una grande sfida perché ognuno deve avere la possibilità di potersi esprimere, indipendentemente dalla condizione sociale. Mettendo tutti sullo stesso piano si può creare una comunità più giusta, e il linguaggio universale della musica ha una missione fortemente educativa che permette di scoprire il proprio talento e le proprie propensioni andando a contrastare questa povertà educativa dilagante facendo emergere le potenzialità di tutti. In una società che va di corsa, la musica offre una dimensione che rimette al centro le emozioni”.
Pasquale Innarella, definito uno dei dieci sassofonisti più influenti in Italia, a cui è stato affidata la direzione dell’orchestra ha affermato: “È il secondo anno che sono coinvolto nel progetto e dirigo questa orchestra in cui i ragazzi si impegnano molto. L’anno prossimo farò 25 di attività con i ragazzi, e non sempre è compito semplice perché i ragazzi vanno sempre stimolati. È altrettanto importante capire le attitudini di ognuno di loro e non è detto che tutti nella vita diventeranno musicisti: continuare a fare il musicista è un’esigenza. La musica, però, deve essere una cosa che dà ai ragazzi un modo per affrontare la loro crescita”.
Il direttore Claudio di Massimantonio ha dichiarato: “È un progetto nato in sordina che il conservatorio fin dall’inizio è stato ben lieto di poter dare su supporto perché comunque la mission di questo istituto è proprio quello di dare con contributo alla formazione musicale. Poi, come ha detto il Maestro Innarella, non tutti saranno musicisti un giorno.
Però oggi la musica, offre tante altre possibilità, non soltanto la parte performativa, ma c’è tutto un mondo dietro al palcoscenico che richiede anche quello delle competenze musicali e che può dare lavoro: le trascrizioni, le partiture, le produzioni, e tanto altro. Anche per questo è importante far inserire questi ragazzi nel mondo musicale perché un giorno potranno sfruttare queste conoscenze in tanti altri ambiti”.
Katia di Michele presidente dell’associazione Top ha sottolineato la valenza della musica a livello didattico “la musica è linguaggio inclusivo a cui tutti possono parlare e non si limita a educare solo alla musica stessa, ma soprattutto all’ascolto e al rispetto delle regole. È importante permettere ai ragazzi di scoprirla perché educa giovani uomini e giovani donne a essere persone più belle”.
Tra i brani proposti dai ragazzi per il concerto di Natale, arrangiamenti in chiave jazz di classici natalizi ma anche standard jazz e brani moderni arrangiati su misura per loro.
Per il concerto di Natale, e per altri concerti che si sono svolti, e si svolgeranno in prestigiosi festival jazzisti italiani e europei, oltre 50 ragazzi giovani musicisti tra gli 8 e 18 anni hanno dimostrato, insieme alle loro famiglie, un forte interesse ed una grande volontà ad impegnarsi in un progetto così ambizioso e che la Federazione Nazionale del Jazz Italiano sostiene con orgoglio come modello virtuoso sul territorio, attraverso il patrocinio delle sue associazioni MIDJ (Musicisti Italiani Di Jazz) e DJeP AFAM (Associazione Nazionale Docenti Jazz e Pop Rock AFAM), oltre che dall’Associazione Jazz all’Aquila, organizzatrice del Festival “Il Jazz Italiano per le Terre del Sisma” che ha visto l’orchestra esibirsi quest’anno nella giornata di apertura.
La squadra che ha seguito le varie fasi del lavoro con i ragazzi
- Direzione Artistica e D’Orchestra: M° Pasquale Innarella
- Tutor (studenti borsisti del Conservatorio): Samuele Cinelli, Daniel De Michele, Michele Ferretti, Agostino Tatulli, Lorenzo Tresca, Corrado Sinistoro, Dora Ruggiero.
- Coordinamento generale del progetto: Katia Di Michele
- Coordinamento didattico e artistico: Angelo Bernardi
- Progettazione e bilancio: Stefania Cenciarelli
- Produzione e rendicontazione: Paola Pinchera
- Comunicazione e segreteria tecnica: Cristina Cervesato
- Arrangiamenti di Antonio Marinelli, Walter Gaeta, Paolo Di Sabatino, Pasquale Innarella, Angelo Bernardi, Francesco Bernardi.