Pacentro, borgo di illustri personaggi e della Corsa degli Zingari


Pacentro (Aq)- Dai più Pacentro è ricordata per essere stata la realtà dell’entroterra aquilano che ha dato i natali agli avi della famosa star della musica mondiale Madonna.


Altri per averli dati ai progenitori dell’ex segretario di Stato americano, nonché vice del presidente Donald Trump, Mike Pompeo.


Molti per averne apprezzato la caratteristica urbanistica tanto da elevarla a rango di borgo tra i più belli d’Italia.
E tanti, tantissimi ce l’hanno impressa nel cuore per essere stato il borgo dove è nato e cresciuto il maresciallo dei carabinieri Franco Lattanzio, uno degli eroi di Nassirya deceduto nell’assolvimento del suo dovere.


Oggi, invece, noi di Espressione24, vorremmo fare emergere la notorietà e la grandiosità di questo splendido borgo raccontandovi di un evento che vede al centro della stessa la fede innata da parte dei pacentrani per la madonna di Loreto e l’operosità di molti associati, in modo particolare del presidente della stessa Giuseppe De Chellis.


Stiamo parlando della “Corsa degli Zingari”.
Una corsa che si corre scalzi e che porta a vincere chi per primo, dopo aver percorso sentieri e dirupi, entra nella Chiesa dedicata appunto alla Madonna di Loreto.
Un rito antichissimo, al quale si partecipa per motivi spirituali e legati all’indissolubile rapporto tra natura e uomo e che non di rado si traduce in dolorose piaghe ai piedi.


La Corsa degli Zingari, come detto, è una tradizione plurisecolare che deve il suo nome dal termine “ziingaro”, cioè persona che cammina a piedi nudi. Si parte scalzi dalla cima di un costone roccioso scendendo lungo la montagna per poi raggiungere il torrente Vella. Poi, seppur con i piedi consumati dalle pietre e dagli spini e che successivamente saranno curati, si raggiunge la chiesa della Madonna di Loreto il cui traguardo è rappresentato dall’altare.

Un pezzo di stoffa di lana per un abito maschile rappresenta il premio che viene consegnato al vincitore il quale è poi portato in trionfo tra la folla per le vie del paese.
“Non è mai semplice trovare senso al sacrificio, sia esso iniziatico, religioso, politico e non è mai facile trovare la chiave per raccontare il dolore che da questo può derivare.
E’ struggente vedere come degli esseri umani possano lanciarsi volontariamente a piedi nudi giù per un dirupo, per arrivare stremati sino alla soglia di una chiesa e abbandonarsi al suolo, estasiati nel dolore.


I loro piedi, i loro occhi piangenti sono i testimoni di un rito di immolazione antichissimo che continua nei secoli, un momento a cui pochi, in paese, possono sottrarsi, per onore o gloria. Un esempio di come la fatica, la pena e la sofferenza possano portare a una ciclica rinascita”


Questo è quello che dice della corsa degli zingari il regista del film “Carne et ossa” dedicato a questo speciale appuntamento Roberto Zazzara e vincitore lo scorso anno del XXVI Cervino CineMountain, il festival internazionale del cinema di montagna.


La corsa degli zingari,come ogni anno, correda la sua manifestazione con ospiti d’eccezione come il testimonial Giuseppe Cederna, la madrina che anche quest’anno sarà impersonata dalla splendida Manila Nazzaro e con artisti che hanno fatto, e tuttora la fanno, la storia della musica quali sono Johnson Righeira e Ivana Spagna. Mattatore dell’evento sarà un conduttore televisivo di alto lignaggio qual è Alessandro Greco della RAI.
Il giornalista Gioacchino Bonsignore, il dj Guglielmo Maschio, Il ballerino Kumo e Stefano Oradei completeranno il gruppo degli intrattenitori.


Insomma per chi non vorrà perdersi un evento antropologico incorniciato dallo splendore dell’ambiente che lo circonda non potrà che darsi appuntamento a Pacentro il 7 e 8 settembre prossimi.