Parte il IX Festival “Cinema e Ambiente Avezzano”. Una settimana di film e talk sul tema degli “Estremi” climatici e ambientali

AVEZZANO – Al via oggi il 9° Festival la “Cinema e Ambiente Avezzano”, per concludersi il 23 giugno prossimo, con i “Talk”, cioè la divulgazione e i dialoghi in piazza Risorgimento, su resilienza e futuro sostenibile.

Per cominciare, la tematica è quella degli “Estremi” con la divulgatrice Marirosa Iannelli, protagonista della nostra intervista in chiusura di articolo.

L’apertura di “Cinema e Ambiente Avezzano” avviene in occasione della Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione.

Moltissimi gli appuntamenti nel calendario del Festival, con l’avvio di due sezioni in concorso e con l’inaugurazione degli eventi “extracinematografici” che proseguiranno fino al termine della manifestazione.

I FILM IN PROGRAMMA

La 9^ edizione del Festival “Cinema e Ambiente Avezzano si inaugura in sala Irti nel pomeriggio, dalle 16.30 con ENERGIE IN MOVIMENTO: Gagliano Aterno paese futuro di Beatrice Corti.

Il documentario, della sezione Nessun Pianeta B, racconta la storia della comunità di Gagliano Aterno, un piccolo comune italiano con 250 abitanti, situato nella provincia di L’Aquila, in Abruzzo, e facente parte della comunità montana Sirentina.

Gagliano Aterno è stato uno dei pionieri nell’avviare un processo di costruzione di una Comunità Energetica, abbracciando così la transizione ecologica ed energetica.

Segue un’anteprima mondiale: Black Flower, il corto di Stefania Dall’Armi, che vede una eco-model in gravi difficoltà lavorative, finché la sua agenzia la coinvolge in un progetto per diventare “madre terra”.

Inizialmente elettrizzata dall’opportunità di contribuire ad aumentare la consapevolezza sul cambiamento climatico, Gaia presto si rende conto dello sfruttamento causato dalla campagna stessa.

Mentre attraversa i dilemmi etici che il suo ruolo le causa, Gaia è obbligata a confrontarsi con le oscure e dolorose verità che si nascondono sotto la superficie.

L’ultimo cortometraggio della giornata, nella sezione il Respiro della Terra, sarà Artemis di Martijn Veldhoen, un pamphlet poetico che mira a suscitare dibattito e riflessione sul nostro atteggiamento nei confronti della natura.

In questo film vediamo come bisonti europei, cervi, cormorani, volpi, aironi e gabbiani vivano le loro vite tra noi e intorno a noi, in una delle aree più densamente popolate al mondo: l’agglomerato industriale e urbano di Amsterdam, nei Paesi Bassi.

A seguire, nella medesima sezione, il documentario Dalla parte del Mare di Massimo Gasole. Un professore storico dell’architettura e una skipper, che vive da 27 anni in barca, fanno il giro della Sardegna a vela in un viaggio di osservazione del paesaggio costiero. Storia e cultura del territorio, memorie passate e presenti, pillole di cultura nautica animano il viaggio.

Chiude la giornata cinematografica l’attesissimo Until the End of the World (ore 21:30, Arena Mazzini) di Francesco De Augustinis. Un viaggio ai confini del mondo, dall’Italia alla Grecia, dalla Spagna al Senegal, fino alla Patagonia cilena; indagini nel settore alimentare che cresce più rapidamente al mondo: l’allevamento intensivo di pesci.

Il film fa luce su un’industria che realizza importanti profitti, apparendo promettente sotto il profilo della sicurezza alimentare, ma che solleva problemi altrettanto gravi in relazione alla sostenibilità ambientale, alla sopravvivenza delle comunità locali e alla sofferenza animale.

I TALK DI CINEMA E AMBIENTE GREEN EXPERIENCE

In Piazza Risorgimento alle 18.30 ci sarà il primo talk di Cinema e Ambiente Experience, dal titolo Terra, anno 2050: viaggio negli estremi climatici.

Saranno la progettista ambientale Marirosa Iannelli e il giornalista Marco Merola, responsabili scientifici del festival, a raccontarci scenari possibili e soluzioni reali da mettere in campo per la grande sfida della crisi climatica.