Patrimonio storico da valorizzare ad Avezzano. Si parte con “l’ex Collegiata”
Avezzano – Riqualificare e interconnettere il patrimonio storico cittadino con un progetto messo nero su bianco muoverà i primi passi all’inizio dell’anno, con il restyling dell’ex Collegiata di San Bartolomeo.
La giunta comunale ha dato il là allo studio di fattibilità tecnica ed economica apripista del progetto di riqualificazione urbana, architettonica e archeologica di Piazza San Bartolomeo, in connessione con il castello Orsini e piazza Torlonia: in prima battuta, il piano di riqualificazione prenderà forma con il restyling dell’area della Collegiata. I fondi per il primo stralcio, 170 mila euro, sono già disponibili.
Si parte, quindi, con l’ambizioso progetto finalizzato a “rendere un unicum il parco ex Arssa, piazza Torlonia, castello Orsini-Colonna e la Collegiata di San Bartolomeo al fine di creare un’area fortemente identitaria e densa di valori storico-ambientali, attorno alla quale sviluppare nuove attività commerciali e socio-culturali”.
L’operazione, che sarà realizzata a step, puntando a intercettare risorse regionali, nazionali ed europee, prevede un investimento complessivo di quasi 4 milioni e mezzo di euro e contempla anche il recupero dell’ex casa di riposo, la riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’ex Omni (attuale sede degli uffici urbanistica), la recinzione perimetrale di piazza Torlonia e la sistemazione e riassetto di viali e strade.
“L’obiettivo dell’amministrazione Di Pangrazio, che inizierà a prendere forma con la riqualificazione dell’area della Collegiata di San Bartolomeo”, afferma il vice sindaco, Domenico Di Berardino, “è di creare una passeggiata urbana attraverso i luoghi della memoria, costituita da percorsi, viali, sovrappassi ciclo-pedonali e spazi per eventi e spettacoli, affinché diventi un punto di attrazione e aggregazione per valorizzare anche quest’area della città”.
Ora la palla, per dare corso ai primi lavori all’inizio dell’anno, passa al settore lavori pubblici guidato dall’architetto Antonio Ferretti.