Paziente deceduto dopo ore di attesa, Pettinari si incatena al pronto soccorso di Pescara: “Situazione vergognosa”
PESCARA – Sulla triste vicenda del paziente deceduto dopo aver atteso per ore al Pronto soccorso di Pescara, interviene il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari (M5S) che ha deciso di mandare un forte segnale ad Asl e Regione, incatenandosi per protesta davanti al nosocomio pescarese.
Questa la sua dichiarazione:
«La morte di un paziente dopo ore e ore di attesa al Pronto Soccorso di Pescara è l’ultimo caso della vergogna che si sta consumando nella sanità pubblica della nostra regione e della Asl pescarese.
Per questo ho voluto compiere un gesto fortissimo come quello di incatenarmi al cancello del Pronto Soccorso, perché tutti i cittadini e le cittadine devono sapere quello che accade a Pescara e provincia, dove non esistono né organizzazione né programmazione, dove non ci sono assunzioni e dove i presidi vengono depotenziati o abbandonati a loro stessi.
Per anni abbiamo fatto proposte alla maggioranza di centrodestra che ha in mano la gestione della sanità regionale, ma davanti a noi abbiamo trovato un muro di gomma.
La soluzione per evitare liste d’attesa chilometriche esiste e la voglio ribadire una volta di più.
Servono incentivi economici in busta paga per incentivare i medici a prestare servizio in Pronto Soccorso, serve la previsione di premialità curriculuari nelle fasi di redazione dei bandi per le assunzioni, serve l’utilizzo del precetto, uno strumento con cui è possibile precettare medici di altri reparti per dare manforte al Pronto Soccorso.
Sono tutte ipotesi percorribili da subito, eppure nessuno nel centrodestra muove un dito.
Non vengano a dirci che mancano soldi perché sono bastate poche ore per trovare milioni e milioni di euro per ospitare il ritiro estivo di una squadra di calcio. I fondi ci sono, basta saperli usare.
Io sono pronto – conclude Pettinari – a fare altri gesti ancor più eclatanti di questo dando voce a chi non ne ha e finché non sarò ascoltato da chi governa la Regione».