Per la Cgil l’ente Regione Abruzzo è in zona gialla da inizio pandemia
“È l’unico grande ente che non ha adottato alcuna iniziativaper i dipendneti ed il lavoro”
L’AQUILA – La Regione Abruzzo, in quanto ente, è praticamente in Zona Gialla da sempre.
Parola della Fp-Cgi regionale che denuncia come il più grande ente abruzzese non abbia in due anni previsto alcunché per i suoi dipendenti.
Tanto è vero, incalza la Cgil, che è stato necessario chiudere parti o interi palazzi dove sono uffici e enti regionali.
Questa la nota della Fp-Cgil regionale a firma di Paola Puglielli.
«La Regione Abruzzo e entrata ufficialmente in zona gialla ma la pandemia già da tempo corre per i corridoi degli uffici regionali tanto che si sono chiusi piani di palazzi o palazzi interi.
Una soluzione per non far diventare gli uffici regionali focolai da Covid 19, con pericolo anche per i cittadini utenti, e l’uso regolamentato del Lavoro Agile.
Questo dice e afferma il Ministro Brunetta nell’ultima circolare.
Eppure la Regione Abruzzo e l’unico Ente di grandi dimensioni che non ha regolamentato il lavoro agile, poco importa se poi aumentano i casi di contagio con la conseguente riduzione dei servizi erogati.
Un accordo in verità c’è, ed e stato firmato il 18 novembre 2021 dalle organizzazioni sindacali e dalla Parte pubblica, ma ancora la Giunta Regionale non provvede ad approvarlo per renderlo esecutivo.
È questa l’attenzione della Regione Abruzzo verso i propri dipendenti e cittadini.
La situazione attuale dovrebbe suggerire comportamenti più attenti e azioni tese alla riduzione del rischio andando a rafforzare le misure preventive al fine di ridurre la diffusione del contagio.
Non di certo un comportamento caratterizzato da una continua indolenza, lentezza nell’agire amministrativo e superficialità». La Segretaria generale Fp-Cgil Abruzzo Molise, Paola Puglielli.