Per la Costa abruzzese scatta un vero e proprio allarme: rischio cementificazione dei luoghi più belli, ancora vergini
Vasto – In queste ore è stata svelata la volontà del comune di Vasto di rivedere il piano di assetto della Riserva di punta Aderci a Vasto, uno dei luoghi più belli dell’intera costa adriatica, per aprire a premi di cubatura e cambi di destinazione d’uso in caso di ristrutturazione di ruderi e casolari agricoli.
Per il Coordinamento per la Tutela delle Vie Verdi d’Abruzzo:
“Questa sciagurata iniziativa, di cui si è venuti a conoscenza solo grazie all’interrogazione di un consigliere comunale, si aggiunge ad altri progetti potenzialmente devastanti su altrettanti tratti bellissimi:-quello del resort di Valutazione di Incidenza Ambientale il cui iter riprende a camminare dopo la sentenza del TAR che ha annullato la delibera del Comune che avrebbe fermato l’intervento;-la volontà del Comune di Ortona di assegnare nuove concessioni balneari nel tratto delle dune della stazione di Tollo;-quello del Comune di Pineto che apre all’edificazione di un ampio tratto a nord rimasto integro;-il tentativo della Provincia di Chieti di approvare un Regolamento per far costruire nuove strutture e parcheggi sulla Via Verde della Costa dei Trabocchi“.
La ciclabile costiera adriatica lega i territori in questione e dovrebbe sollecitare una progettazione e una pianificazione attenta del contesto territoriale perché sarebbe ridicolo attirare i turisti da tutto il mondo per farli passare in mezzo ad aree totalmente antropizzate, tra case, resort, agglomerati grigio cemento.
L’Abruzzo mette a repentaglio alcune delle poche aree costiere rimaste integre, dopo aver cementificato gran parte del litorale.
Il Coordinamento Tu Vi.Va.: ” Denuncia il fatto che queste scelte stiano avvenendo troppo spesso, come a Vasto, sul piano della riserva da parte del comune e sul regolamento della Via Verde da parte dell’amministrazione provinciale, praticamente escludendo ogni confronto preventivo con i cittadini”.
Le norme europee sulla Valutazione Ambientale Strategica e sulla Valutazione di Incidenza Ambientale impongono che la partecipazione avvenga fin dall’inizio delle procedure di pianificazione e di intervento, quando tutte le opzioni sono ancora realmente percorribili.
“Il Comune di Vasto con chi ha discusso finora il futuro della riserva di Punta Aderci? Certo non con i portatori d’interesse comune come associazioni e comitati – dice il Coordinamento Tu Vi.Va – e facciamo appello a tutte le forze associative, ai singoli cittadini, alle forze imprenditoriali illuminate, agli amministratori e alle forze politiche che vogliono perseguire il bene comune e non quello privato, per fare fronte comune per evitare quello che rischia di essere un sacco finale”.
Ormai è evidente che si tratta di una vertenza di carattere non solo regionale ma nazionale, visto che questi interventi sono tra i più pesanti previsti nell’intera costa Adriatica.
“L’Abruzzo rischia di essere il ventre molle per l’ultimo assalto al patrimonio ambientale, paesaggistico, culturale e naturalistico della costa adriatica“, conclude il Coordinamento per la Tutela delle Vie Verdi d’Abruzzo