Pescara. Maxisequestro di mascherine operato dalla Finanza. L’azienda si difende: “Attività e prodotti in regola”

PESCARA – In relazione all’articolo del 24 aprile scorso relativo ad una operazione della Guardia di Finanza di Pescara che ha portato al sequestro d circa 21mila mascherine, ci è giunta una precisazione dal legale rappresentante dell’azienda presumibilmente coinvolta, che ci chiede di pubblicare quanto segue:

«Tre sono le note dolenti dell’articolo, riprese in buona parte anche dalle altre testate.

1) Innanzitutto, la cosa estremamente grave si rinviene già nel titolo (di altra testata ndr), nel quale si dichiarano le mascherine come “NON SICURE”.

In realtà la sicurezza del prodotto non è assolutamente in discussione e non è stata contestata neanche dalla Guardia di Finanza, che si sta limitando ad effettuare accertamenti sulla regolarità delle procedure che hanno portato all’apposizione del marchio CE, mentre nessuna ipotesi di reato è stata contestata con riferimento a eventuali (e di fatto insussistenti) rischi per la sicurezza.

Tant’è che la stessa Guardia di Finanza ha consentito, come detto, di continuare a produrre e distribuire le medesime mascherine, semplicemente rimuovendo, fino alla conclusione delle indagini, il solo marchio CE.

L’effetto di un tale titolo rischia di essere devastante per la nostra attività, ma anche per quella del produttore e dei rivenditori, in un momento in cui da un lato vi è un estremo bisogno di mascherine, dall’altro, per effetto del lockdown, le attività economiche rischiano di essere gravemente compromesse o addirittura di chiudere per sempre.

La sicurezza delle mascherine in oggetto, peraltro, è stata validata e certificata dalla ASL, in una comunicazione esibita agli agenti della Guardia di Finanza in sede di ispezione.

2) L’articolo (di altra testata ndr) inoltre fa riferimento ad un importatore, quando in realtà le mascherine sono prodotte in territorio italiano, fra Pescara e Montesilvano, realizzato con materiale certificato prodotto in Italia (anche la certificazione di qualità del materiale è stata esibita in sede di controlli), e distribuite sempre in Italia dalla Baldo Promotion S.r.l. Trattasi di un prodotto la cui commercializzazione, come accennato, sta consentendo la sopravvivenza, in questo tragico momento storico, di numerose imprese del territorio abruzzese e tale sopravvivenza rischia di essere seriamente compromessa dalla diffusione di informazioni errate e screditanti.

3) In terzo luogo, va detto che nessuna condotta ingannevole è stata messa in atto e l’articolo contestato riporta una affermazione fuorviante laddove sostiene che le mascherine “erano prive della prevista certificazione, non essendo mai stata conseguita dal produttore e dall’importatore… traendo, in tal modo, in inganno gli ignari consumatori, convinti di acquistare veri e propri dispositivi di protezione individuale efficaci, nonché recanti la marcatura “CE”, mentre in realtà compravano dei semplici “copri bocca””.

Sul punto, ribadito che non esistono importatori del prodotto, è doveroso precisare che:

a- la disciplina europea che consente l’apposizione del marchio CE non prevede il conseguimento di una “prevista certificazione”, ma solo l’adempimento di una serie di procedure, anche di carattere tecnico, che nella fattispecie sono state effettuate e documentate dal produttore alla Guardia di Finanza, la quale al momento le sta esaminando e con ogni probabilità ne confermerà la validità;

b- nessun consumatore è stato tratto in inganno, atteso che il prodotto continua ad essere venduto lecitamente pur senza il marchio CE, ai sensi dell’art. 16 del D.L. 17 marzo 2020, n.18 (“Decreto Cura Italia”) e la sua efficacia non è in contestazione.

Alla luce di quanto sopra, pertanto, sono a invitare e diffidare a voler provvedere con estrema urgenza all’immediata rimozione del video e ad una puntuale rettifica, anche mediante integrale pubblicazione delle indicazioni fornite con la presente, preavvertendo che, in caso contrario, verranno senza indugio intraprese tutte le azioni necessarie, nella sede che sarà ritenuta più opportuna, volte a tutelare l’immagine, la onorabilità e la professionalità della Baldo Promotion S.r.l. e ad ottenere il risarcimento di tutti i considerevoli danni già subiti e di quelli subendi. In attesa di un pronto riscontro, si porgono cordiali saluti. – Pescara, 24 aprile 2020 – Baldo Promotion S.r.l. – Rita D’Agostino».


Per completezza di informazione ci corre l’obbligo precisare, a nostra volta, che nell’articolo da noi pubblicato non c’era video a corredo dello scritto e che nel titolo, e nel pezzo, non si è mai parlato di mascherine non sicure né mai fatto riferimento a ditte in particolare ma solo di “un produttore, un importatore e un distributore dei dispositivi nonché una rivendita al dettaglio, operanti tra Montesilvano, Pescara, Manoppello Scalo e Lettomanoppello“.

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