Pet-Tac ospedale Chieti, Marcozzi:”Pazienti oncologici costretti ad andare fuori Regione. Giunta non cerchi scuse, mantenga la promessa e acquisti macchinario di proprietà”
“I pazienti sbugiardano la maggioranza regionale e confermano la denuncia che abbiamo fatto pochi giorni fa: la Pet-Tac dell’Ospedale di Chieti è bloccata per il mancato rinnovo del noleggio del macchinario che, ricordo, si trova in un container, all’esterno della struttura, dal costo di 500mila euro annui per la sanità pubblica. Si tratta di una problematica enorme, che impedisce ai malati oncologici di avere tutto il supporto necessario, costringendoli a curarsi fuori regione. Una vergogna sulla quale Regione Abruzzo deve intervenire immediatamente”.
Lo afferma il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi, che prosegue: “Il racconto di molti cittadini attraverso articoli di stampa in cui si ricostruiscono tutti i disagi causati da questa interruzione di servizio, dovrebbe smuovere le coscienze dei vertici della Asl 02 e della Giunta regionale di centrodestra, che si era impegnata per un intervento definitivo a soluzione del problema. Infatti, nel Consiglio regionale del primo dicembre scorso, l’Assessore alla Sanità Nicoletta Verì, in risposta a una mia interpellanza al riguardo, aveva affermato che era prevista l’acquisizione in proprietà di una Pet-Tac da posizionare all’interno del presidio ospedaliero. Aveva anche dichiarato, come riportato nel resoconto generale della seduta, che ‘Un presidio ospedaliero debba avere una Pet-Tac di proprietà e quindi questo è un obiettivo fondamentale che presto raggiungeremo e che sto seguendo da un po’ di mesi’. Queste erano le promesse: la realtà a due mesi di distanza è che la Pet-Tac è inutilizzabile per un cavillo burocratico e i pazienti oncologici devono lasciare l’Abruzzo per avere le prestazioni di cui hanno urgente bisogno”.
“Invito adesso l’Assessore Verì e il Presidente Marsilio a mantenere il prima possibile la promessa fatta. Non esistono scuse plausibili per perdere altro tempo, sia perché è già presente nel presidio spazio per l’installazione di un macchinario di proprietà, sia perché l’Assessore non ha sollevato alcun problema di tipo economico nel portare a conclusione l’investimento, che anzi era stato previsto nel giro di poco tempo. Mi auguro che, arrivati a questo punto, non si trattasse solamente dell’ennesima bugia di questo governo regionale”, conclude.