Pettinari: “Carenza di pediatri in val pescara, i ragazzi dai 7 ai 14 anni nel limbo della burocrazia”
Spiega il pentastellato: “Situazione inaccettabile, si tutelino i ragazzi e le loro famiglie
Torna a farsi sentire il grido di aiuto dei genitori del distretto Sanitario di Scafa, che comprende 13 comuni della Val Pescara, che lottano da più di un anno per colmare la grave carenza di medici pediatri sul territorio. Sulla questione interviene il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari che da sempre è al fianco del comitato di genitori.
“Tante le denunce e gli incontri che io stesso ho chiesto all’Assessore regionale competente – afferma – ma la situazione non viene sbloccata, anzi a leggere la stampa sembra addirittura peggiorata, tanto che per i bambini del distretto sanitario di Scafa rimarrà un unico medico a disposizione. Ci troviamo davanti a un caso particolare – spiega nel dettaglio Pettinari –. La carenza di pediatri in Val Pescara per noi è oggettiva, e l’abbiamo denunciata più volte sostenendo la battaglia intrapresa dai genitori del territorio. Mentre da un lato le mamme lamentano i disagi creati dalla presenza di un solo pediatra per circa 2000 piccoli pazienti, dall’altro la Regione Abruzzo non propone nessuna soluzione a lungo termine e sembra non comprendere a fondo il disagio che provano questi genitori”.
“Infatti, quando ho personalmente interessato l’Assessore alla Sanità di Regione Abruzzo, mi sono sentito dire che per i bambini da 0 a 6 anni il numero di pediatri disponibili è sufficiente. Ma questa risposta dell’Assessore è inaccettabile, perché non considera la necessità della fascia d’età dai 7 ai 14 anni”.
“Cosa dovrebbe fare secondo me la Regione Abruzzo? Adottare la strada intrapresa da altre regioni, come per esempio Umbria ed Emilia Romagna, che hanno applicato un metodo di conteggio anche per gli utenti dai 7 ai 14 anni. Lo hanno fatto considerando il rapporto non 1 a 1, ma includendo l’utenza di questa fascia d’età fino al 50%: per intenderci su 1000 pazienti dai 7 ai 14 anni, bisogna considerare che almeno 500 usufruiscano del pediatra”.
“In questo modo il Comitato aziendale dei pediatri, che da Accordo collettivo nazionale ha il compito di individuare le carenze nel servizio ed esprimere obbligatoriamente un parere, che nel caso della nostra Regione è anche vincolante, avrebbe nero su bianco la reale situazione che si vive sul territorio e constatare immediatamente la carenza. Porterò queste proposte ancora una volta sul tavolo dell’Assessore alla Sanità sperando che finalmente questa annosa questione si risolva, perché la Regione deve garantire il diritto all’assistenza pediatrica e alla libera scelta per tutte le fasce d’età” conclude.