Pettinari in visita ispettiva all’ospedale di Penne
“AFO chirurgia perde circa 7 posti letto a causa dei problemi strutturali. Si intervenga subito” il commento del pentastellato
C’è la rottura di un tubo del riscaldamento all’origine del trasferimento del reparto di Afo Chirurgia dell’Ospedale di Penne dal 3° al 4° piano del nosocomio, con la conseguente perdita di circa 6/7 posti letto.
Un “numero altissimo” secondo il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari a causa della “già cronica carenza di posti letto del San Massimo”.
Questa mattina Pettinari si è recato in visita ispettiva nella struttura ospedaliera vestina a seguito delle denunce di cittadini e operatori che volevano conoscere le motivazioni dello spostamento del reparto.
Con lui alcuni rappresentanti del Comitato cittadino Salviamo L’Ospedale, la Consigliera comunale in carica Paola Duttilo e alcuni attivisti del Movimento 5 Stelle.
“Ci hanno comunicato che i disagi creati dalla rottura dureranno per circa un mese – ha affermato Pettinari al termine della visita –. Purtroppo parliamo di un ospedale con una carenza cronica di posti letto e i 6/7 persi per Afo Chirurgia producono un danno altissimo in questa condizione. Sono anni che chiediamo dignità per questa struttura nel totale silenzio e nell’inerzia di chi è alla guida di Regione Abruzzo. A Penne – incalza – da tantissimo tempo assistiamo solo a propaganda e promesse di chi governa la Regione, ma di fatti se ne sono visti ben pochi. L’Ospedale deve riacquistare autonomia giuridica, funzionale ed economica senza dipendere dal presidio di Pescara. Deve essere rinominato il Responsabile Primario di Gastroenterologia, che è un reparto di eccellenza non adeguatamente valorizzato dalla Asl. E soprattutto Penne deve essere riclassificato come Ospedale di base con sede di Pronto Soccorso, riattivando anche quei reparti che al Pronto Soccorso sono collegati per le emergenze. Oltre a queste problematiche, che denunciamo da anni, sono tante le criticità strutturali che attendono di essere risolte, e quanto accaduto ad Afo Chirurgia ne è il perfetto esempio. Eseguire manutenzione e attuare la famosa ristrutturazione è una priorità. Non possiamo aspettare che l’Ospedale cada a pezzi. Ma anche su questo fronte abbiamo assistito a grandi parole e promesse, ma di fatti, con atti concreti, non c’è nulla. Io continuerò a combattere per la medicina territoriale nelle aree interne, come ho sempre fatto. Le mie denunce hanno l’obiettivo preciso di sensibilizzare l’opinione pubblica e di accelerare le azioni di chi comodamente siede sulle poltrone del comando, pensando probabilmente che le aree interne siano solo un bacino elettorale da spremere all’occorrenza. Si sbagliano di grosso, qui c’è un’intera comunità che chiede diritto alle cure e dignità per il proprio ospedale. Il San Massimo non è “solo” l’ospedale di Penne, ma un importante centro di cure per tutta l’area vestina che, se funzionasse al meglio, consentirebbe di alleggerire l’ingolfamento dell’Ospedale di Pescara. Sembra che Lega, Fratelli D’Italia e Forza Italia siano sordi a queste richieste, e noi continueremo a ripeterle fin quando avremo fiato nei polmoni”. Conclude.