Pezzopane (Pd), governo intervenga su reparti Psichiatria in Abruzzo. Emblematico il caso di Teramo
L’Aquila – “Il governo è a conoscenza di come versano i reparti di psichiatria e, nello specifico, quello di Teramo dell’Ospedale Civile Giuseppe Mazzini, da febbraio giustamente trasformato in unità di Terapia Intensiva in quel momento fondamentale e salvavita? I ministri competenti intendono intervenire presso la Regione Abruzzo e la Asl per ripristinare il servizio in maniera adeguata, visto che le persone hanno continuato ad ammalarsi di depressione, schizofrenia, attacchi di panico, ansia o hanno tentato il suicidio e sempre più cittadini (magari prima a basso rischio) con il lockdown stanno ora iniziando a manifestare sintomi psichiatrici emergenti e gravi?”
Sono queste le domande rivolte al governo contenute nell’interrogazione parlamentare presentata da Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.
“La Regione – segnala la deputata dem – sembra si sia impegnata a riaprire probabilmente entro la fine dell’anno. Ma è tardi e chiediamo perciò la riapertura immediata del Reparto di Psichiatria dell’Ospedale di Teramo, anche in uno spazio temporaneo. Occorre dare una risposta immediata ai bisogni della cittadinanza senza dover gravare su colleghi di altre strutture che, pur molto disponibili, sono essi stessi molto impegnati e allo stremo. Il futuro prossimo che ci aspetta potrebbe essere molto problematico dal punto di vista psichiatrico. Potrebbe esserci una esplosione di quadri psicotici legati all’utilizzo di sostanze stupefacenti o di Trattamenti Sanitari Obbligatori. Potrebbe esserci (o ci sarà sicuramente, a giudicare dai dati scientifici) un aumento della domanda di richieste di consulenza psichiatrica nei Pronti Soccorso e nei Reparti ospedalieri. Non avere una Psichiatria stabile dentro l’ospedale generale significa non riuscire a indirizzare in modo ottimale i bisogni della popolazione. La persona con disabilità psichica o con problematiche emergenti – conclude Stefania Pezzopane – non è l’ultima ruota del carro, ma è una persona fragile e bisognosa che deve essere tutelata a tutti i costi”.