Pezzopane (Pd):”Speranza intervenga su Asl abruzzesi”. Bandi sanità: illegittimi?
Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, sulla vicenda che riguarda le due Asl abruzzesi (Asl 2 Lanciano-Vasto-Chieti e la Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila) ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro della Sanità, Roberto Speranza.
“Il ministero della Sanità sicuramente non è a conoscenza del fatto che la Asl 2 Lanciano-Vasto-Chieti e la Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila stanno utilizzando procedure illegittime per la nomina del direttore amministrativo e del direttore sanitario, non seguendo né le procedure di avviso pubblico per la costituzione dell’elenco regionale, previste dal decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, né attingendo da altri elenchi regionali già costituiti, come prevede l’art. 5 del decreto legislativo 4 agosto 2016, n. 171. Sollecito il ministro Speranza ad avviare una verifica e un’apposita indagine ispettiva per verificare il comportamento dei direttori generali di queste due Asl inadempienti rispetto alla necessità del buon andamento, dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione amministrativa delle aziende sanitarie locali.” -ha aggiunge la deputata Pd- “Le Asl abruzzesi ormai da mesi scontano la mancata capacità di ricostituire il plenum dei ruoli di vertice aziendali, nonostante gli strumenti sia legislativi che amministrativi a disposizione per garantire il regolare esercizio delle funzioni statutarie delle aziende. Il danno procurato da questa inerzia è notevole, riguardo soprattutto le scelte prioritarie di organizzazione e funzionamento delle unità operative, laddove proprio in questa fase c’è sofferenza fra i professionisti sanitari che non hanno un interlocutore che abbia le competenze e possa assumere decisioni. Dobbiamo difendere – conclude Stefania Pezzopane – il nostro sistema sanitario nazionale. Un vero fiore all’occhiello, come dimostra la vicenda dell’emergenza coronavirus, che va difeso da comportamenti che ne umiliano competenze e professionalità, mettendo a rischio anche il livello del servizio offerto ai cittadini”.