Piazza del Mercato di Avezzano. Sul progetto indigesto alla città prosegue lo stucchevole derby De Angelis-Di Pangrazio

AVEZZANO – Piazza del Mercato di Avezzano continua ad essere teatro di contro fra l’attuale Amministrazione Di Pangrazio II e la passata targata Gabriele De Angelis. A ormai due anni di distanza dalla caduta dell’ex Sindaco e a quattro dalla sua vittoria nelle precedenti elezioni, infatti, il livello di scontro fra queste due fazioni non accenna a diminuire.

Piazza del Mercato, poi rappresenta il campo di battaglia preferito dai Dipangraziani, non fosse altro che per l’avversità dell’intera popolazione avezzanese a quel radicale cambiamento di aspetto poco coniugato, se non del tutto scollegato, con il paesaggio e la storia di questa città.

Val la pena ricordare, però, che in prima linea contro quel progetto ci furono cittadini e l’allora consigliere di opposizione dei Cinquestelle, Francesco Eligi (nella foto) che, insieme alle associazioni ambientaliste e per la tutela dei beni storici e architettonici, si prodigò perché non fossero tagliati gli alberi e si rivedesse il progetto. Ma tant’è, e allora diamo conto dell’ultima puntata dello scontro a distanza fra Di Pangrazio e De Angelis.

Questa, quindi, la nota del Palazzo Municipale, nella quale parlano la presidente della Commissione Vigilanza, Iride Cosimati, che ricordiamo essere stata Presidente del Consiglio Comunale fino all’ultimo all’epoca De Angelis, e i consiglieri dipangraziani Roberto Verdecchia, Ignazio Iucci e Gianluca Presutti: «Sulla contestata storia di Piazza del Mercato la commissione di vigilanza presieduta dal consigliere di minoranza Iride Cosimati (Fdi) certifica le “tante pecche” del progetto messo in cantiere dall’amministrazione De Angelis oggetto di più varianti per portarlo alla meta. Nel corso della commissione dove sono stati delineati i tempi tecnici dei lavori  per il completamento (entro fine agosto) comprese le modifiche, fatta eccezione della difesa d’ufficio di Goffredo Taddei (FI), i consiglieri di maggioranza, sulla base della relazione del responsabile unico di procedimento hanno sottolineato tutte le pecche del progetto: a partire dai quattro gradini scomparsi, la copertura in plexiglass senza previsione di spese per la pulizia (che avrebbe comportato un esborso annuo di 100 mila euro), il taglio dei platani sani e lo stravolgimento di una piazza storica e per finire il manto di copertura con betonella non idonea a sopperire il peso dei mezzi. Insomma per la maggioranza il progetto varato dall’ex sindaco Gabriele De Angelis “è stato un vero e proprio disastro. Evidenziate le tante criticità, però, l’amministrazione Di Pangrazio, si è subito attivata con i tecnici per apportare i cambiamenti necessari e restituire la piazza alla città: oltre copertura diversa, nella variante sono stati inseriti la pavimentazione dell’area che collega con le attività commerciali operanti nella struttura riqualificata dalla prima amministrazione Di Pangrazio, nonché di via del Mercato. Per recuperare i 16 posti parcheggio su via Cataldi e via Battisti, nella parte attorno alla piazza, saranno eliminate le strisce blu.

Goffredo Taddei

 «Ora, al di là delle svariate pecche del progetto che questa amministrazione ha ereditato – afferma il consigliere Verdecchia – l’importante è che la piazza si riapra entro i tempi indicati dai tecnici, fine estate, e si ridia dignità ad un’area storica della città bistrattata tra errori progettuali e ritardi inaccettabili dettati da una politica miope distante dai cittadini e non attenta alle esigenze dei residenti e dei commercianti del luogo. Il ritardo ad oggi di soli 18 mesi accumulati e la forte modifica al progetto iniziale da la misura sulle idee non chiare di chi ha tentato di amministrare la nostra città senza alcun esito. L’attuale amministrazione chiuderà la partita restituendo piazza e dignità alla città offesa».

Per il presidente della commissione urbanistica e lavori pubblici, Gianluca Presutti, l’ex sindaco dovrebbe fare il mea culpa. «È davvero incredibile – sottolinea Presutti – che il padre di un progetto connotato da tutte le criticità certificate dai tecnici tenti di scaricare le proprie responsabilità sull’amministrazione che lo ha ereditato e sta operando per risolvere i problemi. Forse un briciolo di umiltà e di consapevolezza dei propri errori non guasterebbe».

Il consigliere Ignazio Iucci bacchetta il collega di minoranza Goffredo Taddei che ha tentato di giustificare le varianti del progetto definendole «Normali in un’opera pubblica. Le varianti – sottolinea Iucci – si rendono necessarie quando si sbaglia il progetto come in questo caso».

Uscendo dalla diatriba infinita fra… guelfi e ghibellini in salsa marsicana, noi ci limitiamo a confermare il nostro giudizio estetico negativo, soggettivo e nostro, quindi non “urbi et orbi”, su una piazza che non smetteremo di chiamare “Piazza Microonde”.

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