Pietro Smargiassi. “La strategia di difesa del personale sanitario contro il Covid è stata un fallimento. Ora occorrono risposte.”

Pietro Smargiassi

Vasto. Il Consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle Pietro Smargiassi
torna ad occuparsi della situazione del personale sanitario presso il
San Pio di Vasto.

Nei giorni scorsi aveva asserito: “LA SITUAZIONE CHE STIAMO VIVENDO
SERVA DA MONITO PER IL FUTURO. BASTA RIDURRE I SERVIZI NEL PRESIDIO CITTADINO
” , lamentandosi delle carenze numeriche di alcune
figure essenziali quali gli anestesisti.

Oggi torna a far parlare di se, ponendo un’interpellanza sulla gravosa situazione ospedaliera, interrogando la regione per avere chiarimenti sull’ alto numero di contagi da Covid 19 tra il personale sanitario.

Pietro Smargiassi si rivolge proprio all’Assessore alla Salute Nicoletta Verì e al Presidente alla Regione Marco Marsilio, per ottenere chiarimenti
definitivi sulla situazione creatasi nell’ospedale di Vasto, dove si
registra un’alta incidenza di operatori sanitari contagiati dal virus
COVID19.

Il dato del San Pio preoccupa – spiega Smargiassi – maggiormente se
posto in relazione con i numeri complessivi dei risultati positivi
nell’intera città di Vasto. Tutte le informazioni che mi sono state
fornite a seguito delle richieste effettuate, in merito alla
distribuzione dei DPI, alle buone prassi per la sicurezza degli
operatori e dei pazienti, facevano trasparire sulla carta un quadro
positivo
delle misure adottate.

Quadro – spiega Smargiassi – che però si contrappone con gli ulteriori contagi registrati nel presidio Ospedaliero e, soprattutto, con i richiami effettuati da alcune sigle sindacali alla ASL02 sulla quantità e qualità dei mezzi di protezione forniti.

Dalla Documentazione fornita dalla Asl, dal responsabile della sicurezza e dal responsabile Amministrativo del San Pio, yuyyo è a norma di legge.

DPI consegnati, DUVRI ( documento unico per la valutazione rischi da interferenze) aggiornato, percorsi separati, tempi e sanificazione post passaggio paziente Covid, in regola.

Poi però su 34 casi a Vasto si contano 26 positivi al Covid ( di cui 5 guariti) tra i sanitari.

Per questo ho ritenuto doveroso richiedere, attraverso
un’interpellanza, risposte definitive su numerosi punti di nebulosità,
tra cui il numero dei casi accertati, nonché le quantità e qualità di
DPI forniti sino ad oggi al personale sanitario, chiedendo inoltre
all’Assessore se questi DPI sono ritenuti congrui e sufficienti
rispetto alle esigenze di sicurezza e salute degli operatori e dei
pazienti presenti nei reparti, sia quelli a maggior rischio
esposizione, sia in quelli potenzialmente a minor contatto con il
virus COVID19” .

Tra la realtà dei casi e la fantasia Asl, la distanza mi sembra incolmabile. Restiamo seriamente preoccupati nonostante tutte le assicurazioni fornite dai vertici.

Le misure messe in atto sembrano insufficienti e la strategia di difesa del personale contro il Covid, visti i risultati di Vasto, Lanciano e Ortona, pare per molti versi fallimentare.

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