Pink Panel, brindisi natalizio all’Osea Yatching Club Pescara
Per l’incontro conclusivo del 2021 focus sui vini del Centro-Sud. Brindisi con l’autoctono abruzzese riscoperto Nero Antico di Pretalucente in versione spumantizzata
PESCARA – Il Pink Panel ha concluso un 2021 generoso di assaggi e scoperte delle risorse enogastronomiche, nonostante le difficoltà imposte dal periodo pandemico.
Per la sessione pre-natalizia “le Pink” sono state ospitate nell’Osea Yatching Club Pescara. In degustazione 6 vini
rappresentativi dell’espressività del patrimonio enoico del Centro-Sud; con evidente nota di merito per il Nero Antico di Pretalucente, una chicca autoctona oggetto di recupero e studio nel territorio di Gessopalena (Ch).
Durante la degustazione alla cieca è emersa la forte identità enoica del sud attraverso gli assaggi di vini sia importanti e rinomati che di beva quotidiana.
Il Pink Panel ha avuto modo di degustare Luli Pecorino della cantina abruzzese Speranza, tipico e agreste; l’iconico e rinomato Pietranera di Marco De Bartoli, potenza, mineralità e complessità olfattiva tipiche dello Zibibbo di Pantelleria; tornando in Abruzzo Cantine Maligni 1870 Rosato, versatile e di pronta beva; un po’ di storia della Puglia vinicola arriva con il fantastico rosato da Negroamaro Apollonio, nome denso di significato per il vino: “Diciotto Fanali” erano quelli che illuminavano la prima via elettrificata della zona dove sorge la cantina; ancora Abruzzo con Valle Martello (Villamagna, Ch), un interessante Novello connubio di vinosa freschezza ed eleganza grazie alla macerazione carbonica
100% (e non solo 30% come previsto dal Disciplinare); in chiusura un sorso calabro di caratura indiscussa, il Petraro di Ceraudo, blend equilibrato di Gaglioppo, Greco nero e Cabernet Sauvignon.
Con il Nero Antico di Pretalucente in versione spumantizzata, vera chicca, il Pink Panel ha brindato alla chiusura di un anno difficile, ma che proprio grazie alla produzione vinicola ha visto sprazzi che lasciano intravedere una performance in crescita per il settore vinicolo.
Ne è un esempio il progetto di ricerca e recupero di vitigni autoctoni in via di estinzione come il Nero Antico di
Pretalucente e la Vedovella Nera, un inno alla tutela della biodiversità.
A questa sessione hanno partecipato “le Pink” Jenny Viant Gómez, capo panel, Enca Polidoro, Giuliana Rotella, Valentina Bravi, Luisa Avallone, Sandra Pantalone, Norma Claudia Torrieri e come new entry ufficiale Antonella Rodos.
IL PINK PANEL
È l’unico gruppo tutto al femminile che include sia esperte di vino che wine lovers. Fondato nel 2019 è coordinato dalla degustatrice e giornalista enogastronomica freelance Jenny Viant Gómez nata all’Avana e da 20 anni residente in Italia.
Da sottolineare che il Pink Panel non è un’associazione, si autofinanzia, l’adesione è gratuita previa registrazione e verifica dei requisiti; non si assegnano punteggi ai vini, si valorizzano gli abbinamenti gastronomici e si assaggiano vini provenienti spontaneamente da tutti i territori, quindi non solo vini abruzzesi.
Ricordiamo che il Pink Panel si collega alle teorie scientifiche sulle capacità sensoriali delle donne, più sviluppate rispetto agli uomini.
«Nella regione del cervello atta a ricevere i segnali olfattivi le donne hanno +43% di cellule e + 50% di neuroni rispetto agli uomini», studio dell’ente Monell Chemical Senses Center di Philadelphia.
Benché tante altre ricerche tendano a sottolineare che le differenze tra i sessi siano marginali o inesistenti, Il Pink Panel itinerante 100% femminile si configura come un’esperienza da mettere in campo, senza scopi scientifici o statistici, ma con la consapevolezza che degustare “in rosa” abbia un “sapore” diverso.