Più Pro Loco per maggior impegno civico e promozione sociale
L’AQUILA – Da oggi, i comuni con più di 50 mila abitanti potranno contare fino a dieci Pro loco, contrariamente a quanto previsto dalla norma del 2018 che ne consentiva fino ad un massimo di tre.
L’intervento accrescitivo è stato reso possibile grazie all’emendamento al progetto di legge correttivo del Cura Abruzzo che migliora la L.R. 9/2018 (Norme per la promozione e la tutela delle Pro Loco). L’emendamento è stato presentato dal consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci con lo scopo di riconoscere l’importanza e il valore degli interventi che tali gruppi attuano sulle comunità e quindi, la necessità di elevarne il numero sì da consentire un maggior raggio di azione e una più profonda e costante attività.
Le Pro Loco hanno il preciso obbligo di rispondere ad un insieme valoriale che può ben definirsi “un patto per lo sviluppo delle comunità locali” i cui princìpi: di autonomia, di cooperazione, di mutualità, di solidarietà, di legame col territorio, di unità, di democrazia, di sussidiarietà e di trasparenza sono ben chiariti all’interno del sito dell’U.N.P.L.I., l’espressione nazionale in cui confluiscono tutte le Pro loco d’Italia che, pertanto, devono operare, pur nella diversità e a seconda dei bisogni del territorio, in modo coerente e coeso con tali princìpi.
Le Pro Loco hanno un vasto campo di azione: si va dall’organizzazione di eventi e manifestazioni di tipo artistico culturale a quelli ludici ricreativi, da quelli turistici e quelli religiosi fino ad occuparsi anche di progetti editoriali; e poi ancora interventi sul sociale come il volontariato (solerte e diffuso l’impegno di spesa solidale, profuso durante la chiusura del COVID 19), le proposte di svago, educative e formative rivolte agli anziani e ai minori, le operazioni condotte nella tutela e nella valorizzazione ambientale del proprio territorio di appartenenza.
Perché la Pro Loco piace alla gente? Il rilevante impegno civico, la radicata diffusione sul territorio, la riconosciuta utilità sociale fanno, dei gruppi Pro Loco, un preciso punto di riferimento per le popolazioni che solidarizzano con le associazioni in quanto si riconoscono nei loro princìpi ispiratori, e condividono e apprezzano gli interventi rivolti a tutta la comunità, interventi che superano le manifestazioni di nicchia o riservate a pochi.
Apprezzabile l’impegno del consigliere Pietrucci per estendere il numero di Pro Loco: in particolare, questo consentirà, in determinati territori (come quelli di Aragno o di Arischia), ora sguarniti, di accedere alla possibilità di colmare il vuoto, accedere all’iscrizione all’Albo regionale e, attraverso il comitato regionale dell’UNPLI, avere la possibilità di accedere anche ai finanziamenti che la legge regionale destina alle attività di promozione e accoglienza turistica. Possibilità a cui, da adesso, anche le frazioni della città dell’Aquila e delle maggiori città abruzzesi potranno finalmente accedere.