Pnrr: Italia domani, Biondi “100 milioni per la città dal Fondo complementare”
“In poche settimane abbiamo programmato interventi per circa 100 milioni nell’ambito del Fondo complementare: Centro per il servizio civile universale, Scuola di formazione tecnico-amministrativa della Pubblica amministrazione, progetti di rigenerazione urbana e miglioramento delle strade del territorio comunale. La necessità di poter contare su procedure amministrative snelle è determinante per poter attuare queste iniziative e le altre che saranno previste con il Piano nazionale di ripresa e resilienza”
Lo ha dichiarato il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, nel corso dell’incontro che “Italia domani – Dialoghi sul Pnrr” promosso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri cui hanno partecipato il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile Enrico Giovannini, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, il capo del Dipartimento per la Programmazione e il Coordinamento della Politica economica, Marco Leonardi.
“Il superamento del divario infrastrutturale esistente, tanto nei collegamenti viari che ferroviari, è determinante per consentire alle aree interne di superare un importante deficit nelle connessioni. L’Aquila non può rimanere fuori da questi processi” spiega il sindaco.
“Nel 2019, a pochi mesi dallo scoppio della pandemia, con la Carta dell’Aquila, abbiamo lanciato un piccolo Pnrr, che disegnasse un modello, replicabile, di rinascita e riscatto per le città che hanno subìto fratture importanti legate ad una calamità naturale. Sulla base di quella visione abbiamo proposto, e ottenuto che il capoluogo d’Abruzzo ospitasse una delle sei Case delle tecnologie emergenti in Italia finanziate dal Mise. Sorgerà qui la prima scuola nazionale di formazione per i Vigili del fuoco. Iniziative che ben si sposano con quelle previste dal Fondo complementare del Pnrr e siamo al lavoro per istituire il più grande collegio di merito in Italia, destinato a ospitare circa 600 ragazzi e ragazze capaci e desiderosi di studiare e perfezionarsi presso le nostre università e centri di ricerca. Solo un adeguato sistema per la formazione di intelligenze e talenti può generare occupazione e dare ai giovani una prospettiva lavorativa per guardare con fiducia al futuro” aggiunge in conclusione Biondi.