Poliziotto penitenziario eroe di Sulmona: salva la vita a un cinquantottenne a Pettorano sul Gizio nell’aquilano
SULMONA – Il brutto incidente avvenuto giorni addietro a Pettorano sul Gizio, in una zona di campagna nei pressi dell’ex ristorante La Quercia, che ha riguardato un uomo di 58 anni rimasto per tre ore e mezza incastrato con la gamba sotto il veicolo pericolosamente in bilico su una scarpata, ha visto chiarita la dinamica in merito ai modi attraverso i quali è stato messo in salvo.
In aggiunta a quanto riportato da alcuni organi di stampa va giustamente detto che a salvare il malcapitato è stato un Poliziotto penitenziario di stanza al super carcere di Sulmona al comando della bravissima Comandante e primo dirigente Alessandra Costantini. Della serie dare a Cesare quello che è di Cesare e noi lo vogliamo fare perché lo riteniamo giusto e corretto. Il suo nome è Vito Regina e riveste il ruolo di Assistente capo coordinatore nel carcere ovidiano.
È stato lui colui il quale, dopo essersi accompagnato a un suo amico avvertito dell’incidente, ha posto in salvo il cinquantottenne mettendo a rischio anche la sua di vita. Ma vediamo come sono andati veramente i fatti. Un amico di Regina nel mentre dialogava con lo stesso riceveva un telefonata attraverso la quale veniva messo al corrente del brutto incidente occorso a G.D.S..
I due prontamente si recavano sul posto insistente in una zona impervia nel territorio pettoranese. Giunti in loco notavano il malcapitato con la gamba sinistra incastrata tra lo sportello dell’auto e il tronco e con G.D.S. rivolto a testa in giù nella scarpata. I due soccorritori riuscivano in tempo a mettere dapprima in sicurezza l’auto, onde evitare il ribaltamento che di lì a poco si sarebbe potuto produrre salvo poi, grazie appunto al determinante ruolo avuto dal poliziotto penitenziario, procedere a liberare il malcapitato cosa che avveniva prima dell’arrivo dei vigili del fuoco. G.D.S. fortunatamente si è mostrato vigile e cosciente anche se molto spaventato. Provvidenziale è stato quindi l’intervento di Regina e del suo amico grazie ai quali, possiamo tranquillamente affermarlo, stiamo qui a raccontare di una vita salvata. I complimenti della redazione vanno al poliziotto eroe al quale auguriamo che l’amministrazione di appartenenza gli riconosca il giusto premio.