Precari della Giustizia: arriva la proroga. Marrelli, Pasqualone e Merola (Cgil): «Soddisfatti della nostra mobilitazione, per la dignità del lavoro»
L’AQUILA – Dopo 13 lunghi anni di vertenza, con presidi, manifestazioni, questa notte è passato l’emendamento per la stabilizzazione delle lavoratrici e lavoratori precari della Giustizia.
L’emendamento prevede la proroga dei contratti fino a dicembre 2022 e, da gennaio 2023, assunzione dei primi 1200 operatori.
«Cgil e Fp-Cgil L’Aquila da tempo sostengono la rivendicazione di una giusta proroga contrattuale e stabilizzazione di operatori ed operatrici precari/e della Giustizia – affermano Marrelli, Pasqualone e Merola di Cgil e Fp-Cgil L’Aquila – , presenti per circa un centinaio in Abruzzo, con una serie di iniziative assembleari poste in essere nella provincia aquilana, anche con la presenza della senatrice Anna Rossomando, Vice Presidente del Senato, che assicurava ogni impegno del Governo e Parlamento, nonché le apprezzabili attività politico-sindacali della nostra Confederazione e Federazione di categoria nazionale – continuano i sindacalisti – .
Già nel 19 maggio scorso, a seguito di un’assemblea indetta da Cgil e Fp-Cgil, all’Aquila, la Prima Commissione “Bilancio, affari generali e istituzionali”, del Consiglio Regionale Abruzzo ebbe ad approvare all’unanimità la risoluzione che chiedeva al Governo nazionale la proroga dei contratti di lavoro a tempo determinato degli operatori ed operatrici giudiziari/e.
La giustizia è al collasso – concludono – ora bisogna rivisitare la geografia giudiziaria e perequare le piante organiche, specialmente in tante articolazioni di prossimità che, inevitabilmente, stanno registrando serie difficoltà organizzative-gestionali.
Bisogna assicurare servizi efficienti per sani presidi di legalità, a salvaguardia delle comunità, ripartendo da una doverosa stabilità per i tribunali minori presenti nel nostro territorio.
Cgil e Fp-Cgil continueranno il loro impegno, affinché venga superata ogni forma di lavoro precario».