Premio Nazionale di Cultura “B. Croce”: selezionata la terna sezione giornalistica
Il Premio Nazionale di Cultura “Benedetto Croce” ha presentato la terna di libri della sezione di letteratura giornalistica all’interno della quale verrà individuato il testo vincitore della XVI Edizione. Quest’anno la rassegna è dedicata alla grande attrice scomparsa poco tempo fa, Franca Valeri e la cerimonia di premiazione si terrà, come nelle precedenti edizioni, a Pescasseroli venerdì 23 e sabato 24 Luglio 2021, salvo cambiamenti dovute alle restrizioni Covid.
L’evento, tenuto in videoconferenza, ha visto la partecipazione Sig. Pasquale D’Alberto, promotore del Premio Croce nelle scuole, e la Prof.ssa Alessandra Tarquini, docente di Storia contemporanea dell’Università “La Sapienza” di Roma; il collegamento e la parte tecnica della performance sono state gestite dai proff. Sandro Tuzi e Maria Bartolomeo dell’Istituto “Galilei”.
Il sig. Pasquale D’Alberto ha ricordato l’importanza della manifestazione per far conoscere e ri-conoscere Benedetto Croce in Italia e all’estero, rappresentare un punto di riferimento per la cultura italiana nel mondo e essere volano della cultura abruzzese e dell’Abruzzo in generale. A riguardo, D’Alberto ha messo in evidenza che Il Corriere della sera ha pubblicato un articolo sul Premio Croce di Pescasseroli ed alla presenza delle scuole di Carpi, Siena e Candela, ha delineato un file rouge in nome della transumanza e del progetto Hackathon (progetto fortemente innovativo, dedicato agli studenti della scuola secondaria superiore per mettersi alla prova e progettare il futuro).
Il Premio, oltre che avvalersi di una giuria istituzionale, si avvale anche di una giuria popolare composta da studenti, detenuti e adulti di università popolari e di associazioni culturali. Il territorio abruzzese non è venuto meno all’alto impegno e così, scuole dell’area marsicana, frentana, atriana, sulmonese e pescarese hanno partecipato agli incontri culturali e hanno, dopo attenta lettura dei testi indicati, espresso il loro giudizio.
Il Liceo “B. Croce” di Avezzano è stato rappresentato da 193 giurati e dalla Prof.ssa Stefania Di Carlo; l’Istituto “G. Galilei” da 20 giurati e dalle Prof.sse Bianca D’Amore e Antonella Tuzzi; l’Istituto “E. Majorana” di Avezzano da 14 allievi e dalle Prof.sse Cristina Tatti e Marta Valeri; il Liceo Classico “V. Veneto” di Lanciano da 20 alunni e dal Prof. Luciano Biondi; l’Istituto Comprensivo di Popoli da 28 studenti e dalla Prof.ssa Claudia Di Donato; l’Istituto Tecnico “A. Zoli” di Atri da 14 studenti e dai Proff. Sara D’Ilario e Enrico Pierfelice;
Per le Giurie Popolari del Gruppo di Studio del Carcere di Pescara era presente la Prof.ssa Assunta Pelatti; per l’Università della Terza Età di Sulmona, il Dott. Fabio Majorano.
Questi che seguono, quindi, I libri selezionati della sezione giornalistica sono stati presentati dalla professoressa Alessandra Tarquini.
Le regole del cammino di Antonio Polito Edizione Marsilio: “un libro intimista che mette a nudo le domande da risolvere” quelle sulle quali l’uomo si interroga da sempre. Nel libero, però, non c’è in Polito “un tono moralistico o ecumenico”.
Riflessione interiore ma anche e soprattutto riflessione sull’uomo del Novecento, un libro la cui lettura è sicuramente agevole e aperta a tutti.
Neo Italiani di Beppe Severgnini Edizione Rizzoli che cerca di “sfatare gli stereotipi sugli Italiani («quando tutti si agitano, noi restiamo calmi», «noi riusciamo a trovare nel caos eroi insospettabili», «non è vero che siamo incapaci di rispettare le regole») in modo divertente e ironico sebbene si configuri come distonico rispetto alla definizione delle peculiarità di un popolo, quello italiano appunto, o alla fine della pandemia (che ancora dura).
Italiani e no di Goffredo Buccini edizione Solferino è invece un libro d’inchiesta che parte dall’emigrazione degli italiani in America per giungere alle odierne migrazioni, con particolare attenzione a quella albanese. “Paese di emigranti trasformato in paese di accoglienza”; l’Italia, paese con crescita zero cosa intende fare di se stessa?
Tanta roba. Per riflessioni e progetti per il futuro.