Presentate al Comune di Avezzano “Le Domeniche da favola” del Teatro dei Colori, la drammaturgia che aiuta a diventare grandi
AVEZZANO – Partirà, ufficialmente, al Teatro dei Marsi di Avezzano, domenica 13 novembre, la decima edizione della Rassegna di Teatro per bambini e ragazzi denominata “Le Domeniche da favola”, una produzione di altissimo livello sociale e didattico ideata dal Teatro dei Colori diretto dall’autore teatrale, regista, scenografo e docente Gabriele Ciaccia.
Questa mattina, la rassegna teatrale – che andrà avanti ogni domenica, fino alla primavera 2023 all’interno del meraviglioso Teatro della città di Avezzano – è stata presentata alla stampa in sala consiliare.
Presente per i saluti istituzionali l’assessore alla Cultura Pierluigi Di Stefano, che ha rivolto un sentito “grazie a Gabriele Ciaccia, come direttore artistico, e al Teatro dei Colori come istituzione culturale del territorio, che esiste dal 1987 e resiste al tempo, alle mode e allo spazio, dopo anni di crisi generale del settore”.
Stamattina, quindi, si è parlato nuovamente di amore per l’arte, di crescita territoriale e anche di fine didattico del teatro.
“Le Domenica da favola, in piedi da 10 anni, – ha detto Ciaccia – sono spettacoli pensati per ragazzi e bambini, che terranno compagnia alle famiglie della Marsica e dell’Abruzzo per gran parte delle domeniche del calendario 2022/2023”.
Una rassegna teatrale che parte dalla figura di Cenerentola e che arriva, con l’ultimo spettacolo, al gatto e la volpe.
“Offrire cultura al costo di soli 5 euro a spettacolo – ha aggiunto il direttore artistico – significa offrire un servizio ai bambini e ai ragazzi.
Le Domeniche da Favola nascono per dare, difatti, un grande palcoscenico ai piccoli spettatori: questo è il senso del nostro programma”.
Sono tanti i partner che sostengono il progetto delle domeniche pomeriggio al Teatro dei Marsi assieme all’Amministrazione comunale di Avezzano: ci sono strette sinergie con la Regione Abruzzo, con la Fondazione Carispaq e con il Ministero della Cultura.
“Il teatro, per noi, – ha infine asserito Ciaccia – è sempre stato un esperimento. La rassegna per i ragazzi è drammaturgia ‘prestata’ alla didattica”.
“Nonostante – ha concluso l’assessore Di Stefano – il Comune di Avezzano, quest’anno, alla pari degli altri Comuni italiani, abbia un bilancio fortemente penalizzato e compresso a causa anche del caro-energia, per la nostra amministrazione comunale il sistema culturale continua ad essere un servizio essenziale per i cittadini.
Tra i ‘colori’ del Teatro dei Colori, lavorano operatori culturali che affrontano questo mestiere da sempre con passione e capacità, anche programmatoria”.
La rassegna inizierà domenica prossima, alle ore 17, con lo spettacolo ‘Cenerentola e il soffio magico’.
“Porteremo in scena – ha, alla fine, chiosato Gabriele Ciaccia – le qualità tipiche del Teatro puro: grandi allestimenti, grandi storie e grandi professionalità.
Daremo spazio al rapporto tra fiaba e favola, ma anche a racconti innovativi. Anche al giovane pubblico, ed è questa la scommessa che scoccherà come una scintilla sul palco, va data una struttura artistica degna di nota, con qualità nell’allestimento e nei costumi.
Si esibiranno, sul palco del Teatro dei Marsi, compagnie con molti attori, che faranno scoprire tecniche diverse.
Credo fortemente che la pedagogia del teatro parta dalla fascinazione di vedere in scena grandi scenografie e grandi attori”.
Il Teatro dei Colori di Avezzano è ad oggi, un centro di produzione nazionale, ma anche di ricerca e di pedagogia nello spettacolo.
Una realtà riconosciuta da anni dalla macchina di cofinanziamento del Fus del Ministero della Cultura, vale a dire il fondo unico dello spettacolo.
“Il Teatro dei Colori – ha sottolineato poi ancora Ciaccia – lavora con 15 diverse regioni italiane e traghetta cultura dai piccoli ai grandi centri, non trascurando mai l’aspetto del lavoro. Il concetto di impresa non deve spaventare: la cultura è impresa, se sostanziata da professionalità”.
E come disse una volta Eduardo De Filippo, ‘il teatro dà un senso alla vita’, ed è anche un atto di amore.