Presentato il progetto di recupero di Castel Camponeschi. Il complesso medievale di Prata D’Ansidonia sarà volano per il turismo d’Abruzzo
L’Aquila – E’ stato presentato questa mattina presso la Sala Ipogea dell’Emiciclo di L’Aquila il progetto di Riqualificazione di Castel Camponeschi, frutto della cooperazione tra il Consiglio Regionale d’Abruzzo e l’amministrazione comunale di Prata D’Ansidonia. Una collaborazione forte e decisa sottolineata dall’entusiasmo e dagli attestati di stima che le istituzioni si sono scambiati reciprocamente durante la presentazione.
Il borgo, che rimase abitato fino al 1963 quando l’ultima famiglia si trasferì a Prata, dal 2003 fino al 2008 fu oggetto di un’importante operazione di restauro, che fu però interrotto a causa del terremoto dell’Aquila del 2009 e mai ripreso. Nel Febbraio di quest’anno è stato sottoscritto un accordo tra il comune di Prata d’Ansidonia e il Consiglio regionale dell’Abruzzo per il completamento del restauro che sarà finanziato dai fondi complementari del PNRR a cui si aggiungeranno i fondi FSC 2021/2027.
Ad introdurre la presentazione è stato il Direttore della struttura Amministrativa del Consiglio Regionale D’Abruzzo Dott. Paolo Costanzi che da anni lavora affinché questo progetto di recupero e valorizzazione potesse diventare realtà.
Dopo il video di presentazione la parola è andata al Presidente del Consiglio Regionale d’Abruzzo Lorenzo Sospiri che ha sottolineato il sostegno incondizionato della Regione Abruzzo affinché le coperture economiche siano garantite. Il vice presidente del Consiglio Roberto Santangelo ha posto l’attenzione sull’importanza turistica che avrà il borgo una volta conclusi i lavori, mentre il Sindaco di Prata D’Ansidonia Paolo Eusani, ha ringraziato il Direttore Costanzi e la Regione Abruzzo per il sostegno e la forza con cui la sua struttura ha sposato il progetto e accolto le istanze dell’amministrazione comunale che preside.
Negli interventi dei tecnici è emersa l’importanza del progetto e tutta la passione con cui si sta lavorando a questo straordinario recupero. Sono intervenuti Raffaello Fico, titolare dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni del cratere (USRC), Cristina Collettini, sovrintendente archeologia, belle arti e paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo e l’architetto Alejandro Bozzi che ha raccontato tutti i dettagli di questa valorizzazione visionaria e moderna, calata all’interno di un area di grandissima importanza archeologica e paesaggistica.
In linea con le direttive segnate da Next Generation EU, Castel Camponeschi, consentirà di avviare una rigenerazione non solo urbana ma anche culturale e turistica. 7 imponenti torri di circa 13 metri, una cinta muraria a fare da perimetro a quello che sarà un borgo nuovo e moderno in armonia con la struttura medievale. Lo sviluppo turistico, ecosostenibile ed esperenziale, integrato da servizi culturali e turistici, con 17 unità abitative, un teatro all’aperto, un ristorante ed un importante museo archeologico sarà uno spazio che tiene conto delle disabilità, affinché sia fruibile da tutti in qualsiasi momento e in totale autonomia.
Castel Camponeschi
Il borgo fu edificato a partire dal XIII secolo, subendo poi rimaneggiamenti nel XV secolo, e rappresentava l’originale castrum di Prata. Fu nominato per la prima volta nel 1508 come “Castrum S. Petri Camponeschi”. La tradizione vuole che il borgo fosse stato costruito all’epoca dell’edificazione della chiesa di San Paolo di Peltuinum, e che poi il feudo fosse passato nelle mani della nobile famiglia aquilana Camponeschi. Dopo vari passaggi di proprietà in epoca spagnola, il castello fu feudo della famiglia Nardis dal 1634 al 1806, anno di attuazione delle leggi eversive della feudalità.
Hanno partecipato alla presentazione:
Lorenzo Sospiri, presidente del Consiglio regionale;
Roberto Santangelo, vicepresidente vicario del Consiglio regionale;
Carlo Presenti, coordinatore della Struttura di Missione – Sisma 2009;
Raffaello Fico, titolare dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni del cratere (USRC);
Cristina Collettini, sovrintendente archeologia, belle arti e paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo;
Paolo Eusani, sindaco di Prata D’Ansidonia;
Paolo Costanzi, direttore Direzione attività amministrativa Consiglio regionale;
arch. Alejandro Bozzi, progettista;
ing. Giustino Iovannitti, verificatore del progetto.