Presentazione dell’affresco rinvenuto nella chiesa parrocchiale di San Giovanni in Avezzano

AVEZZANO– Nel pomeriggio di domenica 7 novembre, all’interno della magnifica cornice del castello Orsini-Colonna di Avezzano in ambito del due giornate di Convegno “Il Fucino e le aree limitrofe nell’antichità”, è stato presentato al pubblico un prezioso affresco rivenuto nella chiesa parrocchiale di San Giovanni in Avezzano.

La Chiesa di San Giovanni prima del Terremoto del 1915

Queste due giornate, dense di presentazioni, sono state organizzate dall’Archeoclub d’Italia – Sezione Marsica, viceversa la presentazione è stata tenuta dalla medievalista prof.ssa Cristiana Pasqualetti tramite una video conferenza e dall’architetto Aldo Cianfarani.

In foto: l’architetto Aldo Cianfarani

Ad iniziare la presentazione è stato l’architetto Aldo Cianfarani parlando della storia della chiesa di San Giovanni. La chiesa in questione fu edificata nel XIV secolo ed era dedicata inizialmente a San Francesco d’Assisi; essa fu fortemente voluta dalla nobile famiglia Orsini che, a sequito di un cospicua donazione in danaro, permise l’edificazione di tale struttura religiosa. Nel XVIII secolo l’antica chiesa medievale viene restaura con aggiunta di una pregevole facciata opera di tale mastro Porreca. Successivamente alla soppressione degli ordini religiosi prima durante l’occupazione napoleonica e successivamente all’Unità d’Italia la chiesa in questione divenne una caserma militare. All’indomani del devastante sisma che colpì la Marsica in quel triste 13 gennaio 1915 la chiesa di San Francesco ormai trasformata in chiesa di San Giovanni (da poco era stata eretta a parrocchia) venne ricostruita nel sito occupato dalla struttura precedente. A seguito del bombardamento alleato su Avezzano, la chiesa ricostruita ebbe alcuni danni che furono risistemati in seguito.

Una volta terminata la spiegazione storica, l’architetto Cianfarani soffermandosi sull’aspetto del restauro della chiesa racconta delle sepolture venute fuori (nei pressi dell’attuale altare maggiore) durante i lavori di restauro: una sepoltura assai interessante, che vede la presenza di due corpi (uno maschile e l’altro femminile), lo stesso Cianfarani ipotizza che i due corpi della sepoltura sono i coniugi Orsini coloro che fecero la donazione per l’edificazione della chiesa.

Le sepolture in questione

La posizione della sepoltura nei pressi dell’altare – che era destinata ai bambini morti in tenera età, ai sacerdoti illustri e alle personalità importanti- può favorire la ricerca e lo studio. Prima della conclusione del suo intervento, l’architetto Cianfarani illustra al pubblico presente in sala che l’autore della scoperta dell’affresco, tema centrale di questa sua relazione, è stato don Francesco Tallarico parroco di San Giovanni.

L’affresco in questione

Viceversa, nella video conferenza, la professoressa Pasqualetti spiega in maniera approfondita l’affresco scoperto. Dalle parole della professoressa Pasqualetti emerge che l’affresco in questione – un Angelo- faceva parte di una scena con la Madonna ed il Bambino Gesù ed altri 3 angeli. L’opera d’arte in questione è databile intorno al ‘400: questo è un prezioso documento che è utile per ricostruire la nostra millenaria storia.

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