Presunti rimborsi gonfiati alle cliniche private della Marsica: il Gup del Tribunale di Avezzano proscioglie tutti e 11 gli imputati
AVEZZANO – Non sussistevano gli elementi per sostenere una accusa chiara e arrivare ad una possibile condanna, per questo motivo il Gup del Tribunale di Avezzano, Daria Lombardi, ha prosciolto tutti e undici gli imputati nel procedimento penale per una ipotesi di frode ai danni della Asl1 sui rimborsi alle cliniche private.
Il procedimento era stato aperto, un anno e mezzo fa circa, dalla Procura di Avezzano, e riguardava una serie di rimborsi che la Asl1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila aveva erogato alle cliniche “Di Lorenzo” di Avezzano, “Ini” di Canistro e “Villa Letizia” di L’Aquila, per un totale di oltre 2,2 milioni di euro.
Rimborsi che avrebbero riguardato le prestazioni erogate per contro del Servizio Sanitario Nazionale negli ani fra il 2016 e il 2020.
Tutte le prestazioni oggetto delle contestazioni degli inquirenti di Avezzano ruotavano attorno a interventi alla colonna vertebrale, passati per interventi molto complessi, e quindi con un rimborso elevato.
Invece, si sarebbe trattato, secondo la Procura di Avezzano, di interventi di più lieve entità con rimborsi a carico della sanità pubblica, quindi Regione Abruzzo e Asl1, di minore entità.
Il collegio di difesa degli imputati, composto dagli avvocati Leonardo Casciere, Antonio Milo, Alessandro Benedetti, Fabio Lattanzi, Vincenzo Retico, Mercurio Pantaleone, Fabrizio Ajraldi e Antonello Cecchini, davanti al Gup di Avezzano Lombardi, questa mattina, ha sostenuto che non fosse in alcun modo possibile ipotizzare una possibile condanna, alla luce di atti e accertamenti effettuati e non più ripetibili, oltre che di testimonianze non più acquisibili.
Sulla scorta di questi elementi, quindi, i difensori hanno avanzati la richiesta di proscioglimento die loro assistiti.
Dopo una non brevissima camera di consiglio, il Gup Daria Lombardi, ha accolto la richiesta dei difensori chiudendo il fascicolo, dichiarando il non luogo a procedere con proscioglimento degli undici indagati.
Nel procedimento erano stati coinvolti Nadia Proietti, 79 anni, di Roma, Cristopher Faroni, 53 anni, di Roma, Giampiero Orsini, 70 anni, di Capistrello, Antonella Tiberi, 50 anni, di Avezzano e Nadia Valente, 62 anni, di Tagliacozzo, tutti medici, dirigenti e amministratori della clinica “Ini” di Canistro.
Per la clinica “Di Lorenzo” di Avezzano, i seguenti medici, dirigenti e amministratori: Lucia Di Lorenzo, 57 anni, di Avezzano, Angelo Petroni, 76 anni, di Capistrello e Pasquale Simone, 79 ani, di Secinaro.
Riguardo alla clinica “Villa Letizia” di L’Aquila, sono risultati indagati Enrico Vittorini, 66 anni di L’Aquila, Francesco Pucci, 64 anni, di Capitignano e Sandro Luziatelli, 69 anni, di Vetralla in provincia di Viterbo, anche loro medici, dirigenti e amministratori della casa di cura aquilana in questione.