Progetto Europeo Digimuse Enter, la Fondazione Genti d’Abruzzo capofila del progetto

Appena concluso l’Erasmus+Digimuse 2023, ecco che la fondazione Genti d’Abruzzo, senza por tempo in mezzo, si impegna in un altro importante progetto che punta all’uso corretto delle tecnologie per dare vita ad un sistema di conoscenze e buone pratiche che consideri e diffonda il tessuto culturale dei territori.

Parliamo del Progetto Europeo DIGIMUSE ENTER di cui la Fondazione è capofila e che si pone implementare e a potenziare la precedente progettualità.

Nel corso della prima fase, la componente tecnologica, massicciamente presente ha reso possibile la creazione di un network europeo, cui fanno capo piccoli musei, all’interno del quale è stato sviluppato un sistema di soluzioni digitali che favoriscono e facilitano l’accesso e la partecipazione all’offerta culturale.

Dal digitale all’umano è quanto si propone di sviluppare Digimuse Enter che coinvolgerà tutti gli operatori dei territori avendo presente lo scopo dell’intera progettualità: mettere a punto un sistema di supporto, avvalendosi di tutte le possibilità offerte dalla tecnologia, che possa eliminare le barriere di natura fisica, economica, sociale che si frappongono tra il cittadino e il bene culturale.

Conoscenza dei beni culturali, accessibilità e inclusività degli spazi diventano reali attraverso la digitalizzazione. La replicabilità nei piccoli musei è resa possibile  grazie alle soluzioni di gestione e divulgazione, studiate e predisposte con Digimuse che, essendo a basso costo, facilitano lo sviluppo di percorsi formativi promuovendo le competenze digitali.  Il network continua ad operare la estende la platea territoriale, favorendo il coinvolgimento di ben 215 strutture europee.

Non si tratta quindi, di coinvolgere solo i territori limitrofi; al contrario,  come sottolinea il presidente della Fondazione Genti d’Abruzzo, Emilio Della Cagna, “il finanziamento di questo progetto conferma le nostre capacità di programmazione e di interlocuzione con partner europei per migliorare i servizi e la divulgazione culturale. La digitalizzazione offre la possibilità di nuovi spazi di lavoro e di dialogo, di sostegno alla didattica e alla formazione e sono spazi che noi vogliamo fornire alla comunità “.

 Gli fa eco Letizia Lizza, direttrice della Fondazione che mette in evidenza come già la precedente esperienza “ ha prodotto risultati importanti, soprattutto nella costruzione di una rete tra i piccoli musei. Lavoriamo molto con i progetti europei e le nostre competenze sono state anche di supporto ad altre istituzioni della città”; un prima e importante tappa nella diffusione delle buone pratiche sugli strumenti digitali per individuare soluzioni digitali innovative.

La presenza di ben altri otto partner, che fanno capo a sette paesi europei, potenzia le capacità transnazionali e progettuali dei musei e favorisce l’interscambio di informazioni, dati ed esperienze che, messi in rete, favoriranno – è fuor di dubbio – una crescita culturale e digitale dei partecipanti al progetto.

Capofila La Fondazione Genti d’Abruzzo, sono partner del progetto DIGIMUSE ENTER:

L’ EUROPEAN PLATFORM FOR INTERNATIONAL COHESION (ITALIA); si tratta di una Piattaforma Europea per la Coesione Internazionale (EPIC); un’ associazione nata in Italia nel 2020 che promuove la consapevolezza e la titolarità dei concetti fondamentali di coesione alla base dell’Unione Europea;

La DISTRICT CULTURAL CENTER (ISLANDA); organizzazione senza scopo di lucro gestita da 4 comuni nel nord est dell’Islanda che gestisce 7 musei con le rispettive collezioni e 4 sedi espositive;

L’ IHF ASBL (BELGIO); centro di istruzione e formazione, fondato a Bruxelles nel 2003, è un’ organizzazione senza scopo di lucro per promuovere la diffusione e la consapevolezza dei valori europei verso un pubblico eterogeneo;

L’ INTERNET WEB SOLUTIONS (SPAGNA) in qualità di fornitore leader di servizi di tecnologie dell’informazione (IT) e di ingegneria, con sede a Malaga in Spagna;

La STENI COMMUNITY COUNCIL (CIPRO); il Villaggio Steni si trova nella parte nord occidentale di Cipro, a 200 metri sul livello del mare con un clima ideale in tutte le stagioni dell’anno. Ospita un museo altamente rappresentativo della vita rurale a Cipro dal 1800 al 1945

Lo STICHTING SCHOENENKWARTIER (OLANDA); nel museo rivive il ricco passato dell’industria calzaturiera e della pelletteria attraverso la registrazione, la conservazione, l’arricchimento, la documentazione, la pubblicazione, la ricerca e presentazione di realizzati oggetti nel campo delle calzature e cultura della pelle.

Ed infine,  il MUSEUM OF CETINSKA KRAJINA (CROATIA) luogo centrale di conservazione, ricerca ed elaborazione del patrimonio culturale materiale e immateriale della regione Cetinska Krajina. Attivo dal 1956, è suddiviso in 9 dipartimenti (archeologico, etnografico, storico, storico naturale, artistico, documentazione, pedagogico, biblioteca, conservazione-restauro) che contano al loro interno 24 collezioni.