Pronto Soccorso di Avezzano, Fedele: «Situazione insostenibile. La Verì dia risposte chiare e immediate»
AVEZZANO – «Il Pronto Soccorso di Avezzano è allo stremo.
Una situazione allarmante che si inserisce in una carenza cronica di personale e dispositivi che caratterizzano l’ospedale di Avezzano ormai da anni.
La situazione, a quanto ci raccontano cittadini e personale, e da come ho potuto constatare io stesso, è diventata insostenibile: la turnazione è ripartita tra un numero insufficiente di medici e addirittura ci sono state delle occasioni in cui il turno è stato coperto da un solo medico.
Per questo ho deciso di portare il caso all’attenzione del Consiglio regionale.
Ora mi aspetto dall’Assessore Verì risposte chiare e immediate: non può continuare a ignorare i problemi della sanità marsicana nella speranza che si risolvano da soli».
Ad affermarlo è il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Giorgio Fedele, che continua:
«Sono mesi che denuncio una cronica mancanza di organico nell’Ospedale di Avezzano, che non ha certo risparmiato il Pronto Soccorso. Ma adesso la situazione è davvero peggiorata anche a causa del maggior numero di utenti che con l’estate arrivano nelle zone dedicate al turismo montano.
Una carenza che si avverte nel lavoro ordinario e che si esaspera se pensiamo alle emergenze che possono crearsi per malattie del personale sanitario o anche per le ferie, che sono un diritto di tutti i lavoratori, ancor più se sulle spalle si portano anni di pandemia in cui infermieri, OSS e medici hanno svolto con abnegazione e sacrificio un servizio di vitale importanza per tutti noi.
Non si può arrivare a chiudere il pronto Soccorso, come avvenuto in altre strutture della regione, perché il danno sarebbe enorme.
Basti pensare che l’Ospedale di Avezzano riceve anche le emergenze di tutto il territorio marsicano, e non solo, e che in via ordinaria ci sono circa 100 accessi giornalieri con un alto tasso di codice rosso, almeno da come evidenziano i dati a disposizione.
È chiaro che la carenza di personale si traduce in ritardi per i pazienti e in sovraccarico di lavoro per i sanitari.
Tocca all’Assessore Verì intervenire perché, è bene ricordarlo, è la Regione Abruzzo ad avere il controllo e la direzione delle Asl.
Ma dal centrodestra, a oggi, non abbiamo avuto nessuna soluzione, anzi, solo un silenzio e un immobilismo inaccettabile.
Nonostante le numerose denunce del sottoscritto e delle sigle sindacali che hanno evidenziato una condizione lavorativa insostenibile e un enorme monte ferie accumulato che rischia di non essere smaltito.
Questo significa avere poco personale e quello che c’è costringerlo a lavorare in sovraccarico e senza il necessario riposo, indispensabile per professioni sanitarie in cui si richiede una capacità di azione e reazione altissima.
La verità è che non si investe per il personale, infatti, nonostante i turni di lavoro massacranti, gli straordinari che il personale è costretto a fare per coprire i turni, da settembre 2021, hanno subito una rimodulazione e sono quindi pagati meno di prima.
In pratica si chiede di lavorare senza sosta e in condizioni estreme, ma poi si negano le ferie, i permessi per la malattia e un congruo corrispettivo per gli straordinari.
Ora basta!
Bisogna agire per risollevare le sorti del servizio sanitario nella Asl1 e non saranno più tollerati ritardi.
Alla mia interpellanza, quindi, mi aspetto risposte chiare e veloci.
Questa Giunta non può continuare a nascondersi dietro all’immobilismo.
Non può più farlo l’Assessore e non può più farlo il Presidente della Commissione Sanità, Quaglieri, al quale ho più volte chiesto di convocare una commissione dedicata alla situazione del servizio sanitario della Asl1, ma a distanza di sei mesi dalla prima richiesta e dei numerosi solleciti successivi, ancora non è stata convocata e non è dato sapere quado si potrà ragionare, carte alla mano, a una soluzione fattibile e duratura per risollevare la sanità in marsica e in tutta la provincia dell’Aquila». Conclude Fedele.