Pronto Soccorso di Avezzano, oltre al danno la beffa: la Asl1 si autoelogia per un premio ricevuto su un progetto anti affollamento
L’AQUILA– Con una nota trionfalistica, la Asl comunica di aver vinto un premio nazionale relativo ad un progetto di riorganizzazione del Pronto Soccorso di Avezzano contro il sovraffollamento.
Eccola:
«La Asl Avezzano Sulmona L’Aquila alla ribalta nazionale con un progetto di riorganizzazione anti affollamento del pronto soccorso, premiato tra 206 proposte presentate da 92 aziende sanitarie e ospedaliere di tutta Italia.
L’importante riconoscimento all’azienda sanitaria della provincia di L’Aquila è stato assegnato il 10 novembre scorso a Roma, a Palazzo delle Esposizioni, nel corso della quinta edizione del ‘Lean Healthcare e Lifescience Award 2022”, qualificato premio nazionale al quale partecipano tutte le istituzioni sanitarie del Paese.
Il concorso premia centri e strutture sanitarie che si distinguono per l’applicazione del “Lean management”, una metodologia innovativa per migliorare processi assistenziali, assicurare qualità dei servizi ai pazienti e ridurre sprechi.
L’azienda sanitaria della provincia di L’Aquila è stata premiata per il programma sulla ‘Rimodulazione dei processi organizzativi del Pronto Soccorso per il contrasto del sovraffollamento’.
Il progetto, già in corso di attuazione, nasce dall’esigenza di risolvere le problematiche del pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano.
“E’ il riconoscimento a livello nazionale”, dichiara la Asl, “del grande lavoro che stiamo facendo per migliorare le procedure organizzative e che porterà a una maggiore qualità dei servizi erogati ai cittadini».
Peccato che l’utenza non ne sia al corrente, perché tra un’attesa ed un’altra, un esame rinviato e una lunga sosta nel Pronto Soccorso “baciato” da un premio nazionale, potrebbe quantomeno congratularsi con la Asl per questo traguardo raggiunto… sulla carta.
E allora ci si consenta un consiglio: la prossima volta, si inviino comunicati di autoelogio solo quando davvero qualcosa comincia a funzionare a dovere, assumendo personale per esempio, per evitare che i cittadini non debbano subire, oltre al danno, anche la beffa.