Provinciali L’Aquila, Genovesi: “Congratulazioni al presidente Caruso, centrodestra unito vince”
Coordinatore provinciale Lega: “Disfatta Di Pangrazio, Marsica e Avezzano sempre più isolate per vanità del marinaio”
L’AQUILA – “Congratulazioni al presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, che ieri è stato riconfermato alla guida dell’Ente. Si tratta di un risultato importante che conferma il grande lavoro svolto nel mandato appena concluso. Quando il centrodestra fa il centrodestra e si presenta unito e compatto, senza lasciarsi ammaliare dal canto delle ‘sirene civiche’, non ce n’è per nessuno. Lo dimostra il naufragio della nave guidata dal marinaio Gianni Di Pangrazio, sindaco sospeso di Avezzano (L’Aquila) e dispiace che a cadere nella trama del marinaio sia stato il povero Vincenzo Giovagnorio, al quale vanno i miei sinceri complimenti per come ha sempre lavorato in questa campagna elettorale”.
È questo il commento del coordinatore provinciale della Lega, Tiziano Genovesi, all’indomani della tornata elettorale in Provincia, che sottolinea: “La riconferma di un consigliere provinciale è un risultato importante per la Lega, da questo risultato bisogna continuare a costruire e a far crescere il partito in tutta la provincia”.
Nell’augurare un buon lavoro al consigliere eletto Gabriella Sette, componente del Consiglio comunale di Pizzoli (L’Aquila), Genovesi aggiunge: “Come è nello spirito della Lega, abbiamo messo al centro le piccole realtà, perché la nostra battaglia parte dal territorio ed è per il territorio sempre”.
Sulla disfatta del sindaco sospeso Di Pangrazio, che ha fortemente voluto e sostenuto Giovagnorio, Genovesi punta il dito contro “il marinaio e i suoi Dipaboys”: “Giovagnorio si è fidato purtroppo proprio di colui che notoriamente mente sapendo di mentire, ma la cosa più grave è che continua lo scellerato processo del sospeso di isolare Avezzano e l’intera Marsica e questo adesso è chiaro a tutti: carta canta! Invece di mostrare amore per il territorio, dimettendosi, prosegue per pura vanità e a questo punto anche incapacità politica a puntare su un civismo che sta decretando la morte di Avezzano e dell’intera Marsica, relegando la sesta città d’Abruzzo a fanalino di coda”, conclude.