Psichiatra aggredita fuori dal reparto a Pisa da un uomo armato di spranga: operata, è in condizioni critiche. Parenti e amici davanti all’ospedale

PISA – “Le condizioni cliniche della paziente permangono critiche, nonostante le procedure chirurgiche e anestesiologico-rianimatorie messe subito in atto in Azienda ospedaliero-universitaria pisana che hanno stabilizzato il quadro, che rimane grave”.

Lo affermano in un comunicato congiunto l’Asl Toscana Nord ovest e l’Aou pisana riguardo alla situazione clinica della psichiatra di 55 anni, aggredita ieri pomeriggio a Pisa da un uomo ricercato dalla polizia.

“La prognosi è riservata – proseguono -, il prossimo aggiornamento sulle sue condizioni cliniche ci sarà fra 24 ore”.

La polizia sta setacciando ogni immagine girata dalle telecamere di videosorveglianza dell’ospedale Santa Chiara di Pisa a caccia di indizi utili per provare a identificare l’uomo che ieri pomeriggio ha aggredito la psichiatra di 55 anni, Barbara Capovani, responsabile della Psichiatria territoriale.

Si cerca un uomo vestito di nero, che indossava un cappello e una mascherina nera.

L’uomo ha agito armato di un oggetto contundente, forse una spranga, con il quale ha colpito ripetutamente alla testa la donna ferendola gravemente e lasciandola a terra, inerme e priva di conoscenza, in una pozza di sangue, prima di fuggire e riuscire a far perdere le proprie tracce.

Un centinaio di persone si sono radunate nel pomeriggio davanti all’ospedale di Pisa per esprimere vicinanza alla famiglia di Barbara Capovani.

All’iniziativa hanno preso parte anche il sindaco di Pisa, Michele Conti, il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo, ed esponenti delle forze politiche cittadine.

All’inferriata è stato esposto uno striscione bianco con la scritta “Barbara siamo con te” e il disegno di un cuore.

“Non ci sono parole – ha detto Conti – per descrivere il dolore e lo sconcerto di fronte alla brutale aggressione a Barbara Capovani, un bravissimo medico psichiatra. Spero che le forze dell’ordine riescano al più presto ad assicurare alla giustizia il responsabile di questo gravissimo atto. Esprimo a nome di tutta la città il dolore e la forte vicinanza alla famiglia, ad amici e colleghi di Barbara, invitando tutta la nostra comunità a un momento di silenzio e raccoglimento nella speranza di un possibile miglioramento delle sue condizioni”.

“Sbigottimento, dolore e incredulità”, sono stati invece espressi dalla sezione pisana della Federazione dei medici di medicina generale che aggiunge: “Se l’aggressione fosse in relazione all’attività professionale della dottoressa, saremmo di fronte ad un ennesimo, gravissimo episodio di violenza a danno di medici e operatori sanitari: occorrono misure concrete che prevengano o almeno riducano il rischio che episodi del genere possano verificarsi”.

“E’ necessario – concludono i segretari provinciale e comunale del Pd, Oreste Sabatino e Andrea Ferrante – che medici e personale siano maggiormente tutelati, non è accettabile quanto avvenuto e si deve agire affinché non si ripetano fatti così sconvolgenti”.