Pullman dei tifosi del Pescara assaltato dagli ultras del Catania. Due arresti e sei agenti di Polizia feriti. Sedici anni fa la tragedia di Filippo Raciti

Foto tratta da 40mila.it

PESCARA – La storia è maestra di vita, ma ha dei pessimi alunni. Purtroppo è una frase tanto vera quanto drammatica.

E la verità è dimostrata nei fatti avvenuti ieri sera nei presso dello stadio di Catania quando un gruppo di ultras etnei ha assaltato il pullman con il quale un gruppo di sostenitori del Pescara stava raggiungendo l’impianto siciliano dove si sarebbe giocato l’incontro di calcio valevole per la Coppa Italia di Serie C.

Il bus di linea urbana è stato al centro di un agguato da parte di circa 50 ultras etnei travisati, vestiti di scuro con in mano mazze, cinghie, catene e altri oggetti contundenti.

Gli aggressori, con violenza, sono riusciti ad superare il cordone di Polizia e si sono scagliati con il bus colpendo violentemente i vetri nel tentativo di ingaggiare lo scontro con i tifosi del Pescara, bloccato dalle forze dell’ordine.

Personale della Digos e dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico è riuscito a individuare due degli autori dell’aggressione e ha proceduto al loro arresto in flagranza. Sono indagati, in concorso con altre persone in corso di identificazione, per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lancio di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive, travisamento, lesioni e danneggiamento.

Il Questore di Catania sta valutando l’emissione dei provvedimenti Daspo. Sono in corso indagini per la completa ricostruzione della dinamica dell’aggressione e all’identificazione dei responsabili.

Una spranga rinvenuta dalla Polizia (FOTO ANSA)

Sull’accaduto è intervenuto, con una nota, il sindacato Fsp Polizia di Stato che parla di un “minorenne arrestato” da una pattuglia di agenti in moto perché “trovato anche in possesso di un ordigno esplosivo illegale”, mentre “componenti del Reparto Mobile, malgrado le lesioni riportate, sono riusciti a respingere gli atti di violenza rimanendo a far parte dell’unità operativa di contrasto”.

Sarebbero sei gli agenti rimasti contusi nell’intervento per bloccare gli aggressori. La Fsp Polizia di Stato “esprime vicinanza e plauso ai colleghi feriti che grazie alla loro professionalità, spirito di abnegazione e tenacia, oltre che lo sprezzo del pericolo, sono riusciti a ripristinare l’ordine pubblico”.

E la Polizia di Stato già nel recente passato ha pagato un tributo di sangue sin troppo alto proprio a Catania. Dobbiamo andare in dietro di 16 anni.

Era il 2 febbraio 2007 quando, in occasione del derby Catania-Palermo, in uno die piazzali davanti allo stadio catanese si svilupparono violentissimi scontri fra le opposte tifoserie.

La Polizia intervenne e Raciti, nel tentativo di sedare gli scontri, fu raggiunto da un corpo contundente he ne provocò la morte. A parte le successive ricostruzioni che portarono a conoscenza di altri elementi, come uno scontro fortuito con o sportello di un mezzo della stessa Polizia, e delle singole responsabilità, il fatto centrale è che da quei disordini scaturì la morte del poliziotto quarantenne.

Una lezione e una tragedia che, visti i fatti attuali, pare non abbiano insegnato proprio nulla.