Quaglieri e il “Caso Avezzano”: “La scelta di Iride Cosimati frutto di una mia condivisione e collaborazione con l’Amministrazione comunale”
AVEZZANO – Il consenso avuto alle ultime elezioni regionali mi legittima ad operare per allargare il consenso di tanti amministratori a Fratelli d’Italia. Questa, in estrema sintesi, la risposta che l’assessore regionale marsicano Mario Quaglieri dà a chi, nei giorni scorsi, ha in qualche modo criticato l'”Operazione Avezzano” con l’ingresso in giunta di Iride Cosimati.
Di fronte a qualche, prevedibile, mal di pancia, infatti, Quaglieri ha subito voluto mettere le carte a posto e ribadire il suo ruolo centrale nel partito, soprattutto alla luce del successo di consensi ottenuto alle ultime regionali, ottenuto anche grazie la lavoro di relazione con diverse amministrazioni comunali marsicane, in primis con il Sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio.
Questa la dichiarazione integrale di Quaglieri, pubblicata sulla sua pagina Facebook.
“La scelta di Iride Cosimati è frutto di una mia condivisione, di una continua e fattiva collaborazione con l’amministrazione comunale, a partire dal primo cittadino sino a molti esponenti della maggioranza.
Ciò accade per Avezzano così come per tante amministrazioni comunali Marsicane che hanno riposto in me la loro fiducia sostenendomi.
Pertanto, non reputo ciò come risultanza di accordi personali, anzi, credo vada letta con più accortezza, magari facendola ricadere nell’ auspicata “apertura” dell’amministrazione richiesta dal partito.
Giova ricordare a noi stessi che l’attuale governo regionale a guida Marsilio ha registrato percentuali storiche ad Avezzano, così come in tanti altri comuni marsicani, che vedono in me il loro referente.
Tale consenso ha contribuito affinché risultassi il più votato tra tutti i candidati regionali nelle fila del consiglio regionale e del partito FDI, primato raggiunto in primis ad Avezzano e poi in molti altri comuni limitrofi.
Mi sento di dire, pertanto, da rappresentante regionale del partito, di non sentirmi nella posizione di chi viola “codici etici” o comportamenti di sorta, bensì referente di molti amministratori, non per poteri autodeterminati, ma a seguito dell’oggettivo e tangibile consenso avuto, consenso che, credo, possa legittimarmi, essendo l’espressione del partito più votata, a continuare a lavorare affinché più amministrazioni possibili possano aprire ad un percorso condiviso di centrodestra, volto alla costruzione di solide basi per le future tornate elettorali”.