Quarto incontro dei Salotti Teatini al Museo Barbella di Chieti: tra gli eventi un concerto del soprano Chiara Tarquini
CHIETI – Sabato 13 aprile alle ore 17:30, presso il Museo Barbella di Chieti, quarto incontro dei Salotti Teatini patrocinati dal Comune di Chieti, dall’Associazione Fairy Consort e dal Giardino delle pubbliche letture.
Si terrà un concerto delle arie (Quattro canzoni di Amaranta) di Francesco Paolo Tosti, con la voce del soprano Chiara Tarquini accompagnata al piano da Walter D’Arcangelo, in occasione della presentazione dei libri “Chi era Gabriele d’Annunzio” di Massimo Pamio e Monica Ferri (Edizioni Mondo Nuovo) e di “Chi era Francesco Paolo Michetti” degli stessi autori, per la collana dei “Tascabili”. Luca Dragani introdurrà la serata.
Nel primo dei due volumi, Massimo Pamio compie un’analisi delle opere e della biografia, Monica Ferri descrive la psicologia degli artisti tramite l’interpretazione grafologica.
Gli Autori cercano di rispondere alla domanda posta nel titolo “Chi era Gabriele D’Annunzio?” (o d’Annunzio?): già sul cognome si può disputare, offrendo al lettore il loro indiscreto punto di vista, “antropoetico” il primo, grafologico la seconda.
Quali le ragioni del successo dell’Immaginifico? Si tratta di un vero e proprio caso degno di indagine. Dall’analisi delle vicende dell’uomo e del Vate, Pamio ricava i segni di uno spregiudicato interprete della società del suo tempo, che tenta di dominare la potenza irriverente della Vita mediante il fascino che emana la sua personalità, animatore di salotti, arringatore di folle. Nell’enigma indecifrabile del Genio la lettura grafologica di Monica Ferri rivela la poliedrica e contradditoria modernità dell’uomo, nella sua ardente creatività, schiavo alla celebrità.
Per quanto riguarda la seconda opera, gli Autori indicano in Francesco Paolo Michetti uno dei massimi esponenti della storia della pittura italiana. Talento e genialità ne fanno un soggetto versatile, eclettico, pieno di interessi, curioso, egli non fu solo pittore, ma anche incisore, scultore, fotografo, regista cinematografico, inventore e perfino architetto esoterico e visionario.
Nel ripercorrerne la vita, tentando di definirne il complesso percorso tecnico-artistico che si sviluppa per cicli, dalla fase centrale culminante nella luminosità gioiosa con cui egli mostra una perfetta armonia con il creato, espressione religiosissima che poi diverrà via via più greve, fino all’essenzialità dell’ultima fase, in cui diverrà astrattista e iperrealista, precursore di tutte le correnti del Novecento italiano, Pamio si misura con la profondità di quella ricerca, per poi porsi una questione che ancor oggi è irrisolta: perché Michetti volle tener nascosta la sua attività profetica, quella di aver compreso che dopo di lui si sarebbe sviluppato e avrebbe trionfato l’astrattismo?
La parola di un artista è spesso una criptografia, una scrittura segreta che rimanda ad altri segni e linguaggi. Nell’indagine di Monica Ferri la costellazione segnica grafologica di Francesco Paolo Michetti conferma una geniale spiritualità, radicata nella tipologia junghiana sensazione-intuizione. La lettura grafologica, in un’alchimia applicata a tanti segni nascosti, interpreta l’incessante tensione del pittore abruzzese a rendere le immagini materia per l’attuazione di sogni più alti.
Chiara Tarquini, soprano, nata nel 1994, studia pianoforte dall’età di 6 anni e successivamente canto lirico presso la “Crossover Academy” di Pescara con Umberto De Baptistis. Si perfeziona in masterclass e seminari con i soprani Susanna Rigacci, Donata d’Annunzio Lombardi, con il tenore Fabio Armiliato e il basso Ildebrando D’Arcangelo. Si è esibita in varie formazioni cameristiche, in teatri, festival, manifestazioni varie. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti.
Walter d’Arcangelo è nato a Chieti e si è brillantemente diplomato presso il Conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara in Organo e Composizione Organistica e Clavicembalo sotto la guida della Prof.ssa Giovanna Franzoni e del M° Francesco Baroni; inoltre è diplomando in Composizione con il M° Fabio Cellini. Ha partecipato a numerosi corsi di perfezionamento con i Maestri A.Isoir, H.Vogel, L.Rogg, E.Koimann, M. Radulescu, W.Zerer e P.Westerbrik. Nel 1994 ha studiato nella classe di Organo presso la Scuola Civica di Milano con il M° Lorenzo Ghielmi, dove ha approfondito la prassi esecutiva della musica che va dal 1500 al 1700. Presidente dell’Associazione Organistica “Adriano Fedri, ha al suo attivo numerosi concerti in Italia e all’estero; si è esibito in Austria, Germania, Francia, Ungheria, Belgio, Polonia, Slovenia, Norvegia, Spagna, Svizzera, Repubblica della Slovacchia riscuotendo successo sia di pubblico che di critica. Molti sono stati i premi e i riconoscimenti , numerose le registrazioni che ha effettuato sia come clavicembalista che come organista: le dodici sonate dell’opera V di Arcangelo Corelli per l’etichetta Novecento, le sonate Op. IX di Michele Mascitti, le sette sonate per flauto, archi e basso continuo di A. Scarlatti con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e in qualità di organista varie composizioni per organo e violino di autori diversi per la casa discografica Synthagma Musicum.
Massimo Pamio, abruzzese, saggista e scrittore, è direttore del Museo della Lettera d’Amore, Cavaliere dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”, per meriti culturali. Ha pubblicato in volume numerose opere; tra le ultime: Arrivabene/Pamio (2023); Bisandola/Pamio (2022); Cetera/Pamio (2021); Sentirsi sentire. Che cos’è il pensare (2020), Padovani/Pamio (2020), Sensibili alle forme. Che cos’è l’arte (2019) di saggistica; di poesia: Anonimie (2023), Egolari (2024); ha curato: Sirene, di Pierluca Cetera (2023), Scritti dannunziani di Ramiro Ortiz (2024), con Riccardo La Rovere, Chi era Gabriele D’Annunzio. Un’analisi antropoetica e grafologica (2024) e Chi era Francesco Paolo Michetti. Interpretazione critico-estetica e grafologica (2024), con Monica Ferri, Le più belle poesie di Gabriele d’Annunzio e molto altro… con un’appendice di motti dannunziani e di pagine sull’arte e il dannunziario (2023), Roma e Sant’Arsenio di Elio Pecora (2021).
Monica Ferri, nativa di Venezia, vive a Chieti. Laureata in lettere classiche, insegna materie letterarie nella scuola superiore. Ha seguito il corso quadriennale di grafologia presso l’Asergraf di Pescara. Grafologa appassionata, cura ritratti di personalità di artisti, collaborando a mostre, riviste e giornali on line. Promuove e organizza eventi culturali e incontri con autori nelle scuole e presso librerie, enti o associazioni ed è nelle giurie di alcuni premi letterari. Attualmente studia perizia forense presso l’Arigraf (Associazione Italiana di Ricerca Grafologica) di Roma. Ha pubblicato, con Massimo Pamio: Chi era Gabriele D’Annunzio (2024), Chi era Francesco Paolo Michetti (2024).