Raddoppio ferrovia Roma-Avezzano-Pescara. Di Pangrazio convoca il “Club dei Sindaci della Marsica”

AVEZZANO – Giovedì 15 aprile alle 16,30, nel Castello Orsini di Avezzano, il Sindaco del capoluogo marsicano, Giovanni Di Pangrazio, ha convocato al riunione dell’Assemblea, o Parlamentino, dei Sindaci della Marsica, ovvero il “Club dei Sindaci Marsicani“.

Motivo della riunione, come largamente anticipato settimane fa, la vicenda del raddoppio ferroviario e il suo potenziamento, della linea Roma-Avezzano-Pescara, che dovrebbe poi essere collegata al corridoio europeo Ten-T Barcellona, Civitavecchia, Ortona, Ploce, che insieme all’intervento sulla Zone Economiche Speciali, dovrebbe costituire una forte spinta alla ripresa e sviluppo economico delle zone interne d’Abruzzo.

La riunione, alla quale sono stati invitati consiglieri regionali e provinciali, sindacalisti e rappresentanti delle categorie, è conseguenza dell’intervento da parte delle istituzioni locali dell’Aquila, in primis Sindaco Biondi e Consiglio comunale, che hanno anche approvato un ordine del giorno nel quale si chiede la modifica del progetto, con deviazione su Ancona, coinvolgimento dell’Aquila e, quindi, esclusione di Avezzano e aree interne d’Abruzzo. Una mossa miope tanto quanto continuare a cercare uno scontro, peraltro molto dubbio sulla sua effettività, con L’Aquila stessa. A nostro avviso, in effetti, sembrerebbe più intelligente cercare di iniziare ad agire come territorio e mettere insieme tutte le occasioni per cumulare interventi affinché tutto l’Abruzzo interno possa prosperare e crescere.

Sta di fatto che mentre L’Aquila muove Sindaco, Consiglio e Giunta comunale, e fa intervenire parlamentari e rappresentanti istituzionali di peso, la Marsica convoca un “Club” che non ha nessun peso e veste istituzionale, non coinvolge adeguatamente consiglieri regionali e parlamentari locali o eletti in zona, e si affida alle dichiarazioni di sostegno come quelle del sottosegretario al Mef, Claudio Durigon, che ha definito strategica la ferrovia Roma-Pescara, e nel contempo stigmatizzano le dichiarazioni dell’onorevole, Antonio Tajani, mirata a spostare l’asse del corridoio Tirreno-Adriatico verso Ancona, al posto di Ortona, tagliando fuori la Marsica e le aree interne dell’Abruzzo.

Come da tradizione, a parlare non è il Sindaco di Avezzano, ma i suoi capigruppo, 9 su 16 consiglieri di maggioranza, Gianluca Presutti, Ernesto Fracassi, Alessandro Pierleoni, Roberto Verdecchia, Maria Antonietta Dominici, Ignazio Iucci, Antonio Del Boccio, Alfredo Chiantini, Alessandra Cerone: «Avanti tutta senza indugi per la realizzazione di un progetto strategico per il futuro del territorio sia sul versante della mobilità che sul fronte economico. E che nessuno pensi a sveltine dell’ultimo momento o a tatticismi di bandiera che rischiano solo di danneggiare il progetto originario ma senza alcuna reale possibilità di riuscita. Anche un bambino capirebbe che cercare di deviare un treno lanciato ad alta velocità non avrebbe alcuna possibilità di successo».

E mentre L’Aquila e Avezzano battibeccano come due vecchie comari “senza mai figli e senza più voglie” come direbbe De André, altrove c’è chi già guarda ad un corridoio, commerciale e non solo, dall’Egitto alla Germania con evidenti tagli di costi e di tempi, via porti di Bari e Brindisi. Ma si sa, quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *