Radiologie di Sulmona e Castel di Sangro al collasso. Pasqualone (Cgil): «Agitazione e incontro dal Prefetto»
SULMONA – Stato di agitazione dei medici delle radiologie dei nosocomi di Sulmona e Castel di Sangro, e richiesta al Prefetto di un incontro urgente per risolvere una situazione gravissima in atto da mesi.
La richiesta arriva dalla Fp-Cgil provinciale, col segretario Anthony Pasqualone, che denuncia come, a partire dall’inizio del 2021, nell’ospedale di Sulmona si siano verificate situazioni incresciose per la carenza di medici in cardiologia.
«Ad oggi restano in servizio solo quattro medici radiologi nel P.O. di Sulmona (e uno solo dei due assegnati al PO di Castel di Sangro) – afferma Pasqualone – , un numero complessivo ben inferiore a quello previsto in pianta organica.
Solo due medici sul totale sono attualmente abilitati ai turni notturni, situazione ovviamente non conciliabile con le normative contrattuali vigenti in ambito nazionale.
Situazione che da mesi sta implicando un dispendio aggiuntivo di risorse economiche ed umane, in ambito aziendale, venendo reclutati, dal febbraio scorso, i radiologi dei presidi ospedalieri di Avezzano e di L’Aquila – prosegue – a copertura dei turni notturni eccedenti le possibilità del personale medico sulmonese.
Un enorme e persistente sacrificio suppletivo, per questi medici “in trasferta”, ed anche per quelli di Sulmona, che si trovano in pochi “superstiti” a fronteggiare carichi di lavoro invariati, anzi esasperati dal periodo estivo, sia per i flussi turistici che per la dovuta fruizione delle ferie estive di tutto il personale sanitario.
Medici costretti a rocamboleschi escamotage prestazionali che minano – conclude il segretario provinciale della Fp-Cgil – , ormai da mesi, l’integrità fisica ma anche la dignità morale e professionale degli stessi, senza peraltro incentivi di sorta».
Per questi motivi, quindi, la Cgil ha dichiarato lo stato di agitazione nei due presidi e ha già inviato una richiesta al Prefetto per un incontro urgente.