Raggirano la cassiera di un bar la “truffa del resto”, due uomini arrestati dai carabinieri
MOSCUFO – Proseguono costanti ed intensificate le operazioni dei militari della Compagnia Carabinieri di
Montesilvano volte al contrasto ed alla repressione delle attività illecite sul territorio, con particolare riguardo ai reati di natura predatoria e nello specifico gli episodi di truffa, per i quali l’Arma sta rivolgendo una particolare azione di prevenzione e repressione.
Nella mattina del 3 febbraio u.s., i Carabinieri della Stazione di Loreto Aprutino, hanno eseguito l’arresto in flagranza di reato di due soggetti campani, gravati da numerosi precedenti specifici, per il reato di truffa in concorso.
Nello specifico i due soggetti, una volta entrati in un bar di Moscufo, con il pretesto di acquistare un “gratta e vinci” traevano in inganno la cassiera, inducendola a consegnare loro una banconota da 50 euro eccedente rispetto alla somma realmente dovuta per il cambio di alcuni tagli di banconote, andando così a configurare quella che in gergo è anche definita “truffa del resto”.
In un primo momento, l’ignara vittima cadeva nell’inganno ed effettivamente consegnava ai due malviventi la somma di denaro non dovuta, ma pochi istanti dopo, si accorgeva di essere stata raggirata e, allertando il 112, si poneva all’inseguimento dei due malfattori che nel frattempo si erano allontanati dal locale a bordo della loro autovettura.
Dopo poco tempo, una pattuglia della Stazione Carabinieri di Loreto, ricevuta la richiesta d’intervento e grazie anche minuziosa descrizione della vittima relativa all’autovettura in uso ai due malviventi, li intercettava bloccandoli per poi condurli in caserma.
All’esito dei dovuti accertamenti investigativi, eseguiti sulla scorta di quanto denunciato dalla vittima e ricostruita l’esatta dinamica dei fatti, anche attraverso la visione delle immagini di videosorveglianza del
pubblico esercizio, i responsabili della truffa venivano dichiarati in stato di arresto.
Nella mattinata del 5 febbraio si teneva l’udienza presso il Tribunale di Pescara al termine della quale il Giudice, concordando con le risultanze investigative raccolte dai Carabinieri, convalidava l’arresto ed applicava ad entrambi i rei la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.