Rapina alla gioielleria “Quaranta” di Avezzano. Gli autori svaniti nel nulla su un’auto “fantasma”. Sulle loro tracce i Carabinieri
AVEZZANO – Indagini a 360 gradi dei Carabinieri di Avezzano, coordinati dal Procuratore capo Maurizio Cerrato, sulla rapina avvenuta nel tardo pomeriggio di ieri nella gioielleria “Quaranta” sulla centralissima Via Trieste.
I militari, intervenuti sul posto con il Nucleo Operativo di Avezzano e il Nucleo Investigativo dell’Aquila, hanno effettuato, nell’esercizio rapinato e nell’area circostante, due approfonditi sopralluoghi nei quali è stato possibile raccogliere una serie di importanti elementi di indagine sui quali sono in corso accurati accertamenti, anche d carattere scientifico.
I rapinatori sono tre e si sono allontanati dal posto in auto, con grande abilità, riuscendo a bypassare il volume di traffico che, soprattutto in quella fascia oraria, in centro di Avezzano è abbastanza sostenuto.
Sull’auto usata per il colpo, sono in corso ulteriori accertamenti e indagini, trattandosi di una auto cosiddetta “invisibile”, ovvero in qualche modo resa irrintracciabile.
Il bottino, poi, sarebbe molto ingente, e avrebbe potuto essere ancora più ingente se i banditi non avessero perso nella prima parte della fuga una parte, seppur piccola di quanto portato via dalla gioielleria avezzanese.
Tutti gli elementi, comunque, concordano sullo stabilire che gli autori del colpo non sarebbero certo dei principianti, viste le modalità, il sangue freddo dimostrato, la capacità di darsi alla fuga e le tecniche usate per mettere a segno il colpo progettato.
L’allerta per la presenza di questo trio di rapinatori, ovviamente, è stato esteso a tuto il territorio provinciale e delle province limitrofe, anche delle vicine regioni del Lazio, Molise e Campania. Al momento, comunque, i Carabinieri di L’Aquila e Avezzano non escludono alcuna pista, in attesa anche dei risultati delle primi indagini scientifiche.