Reato di abbandono anche per chi tiene il cane in un appartamento sporco e senza luce: lo ha stabilito la Cassazione
ROMA – Abbandonare un cane non significa solo sbarazzarsene ma anche tenerlo in un appartamento angusto, senza luce e sporco.
Lo stabilisce una sentenza della Cassazione, diffusa dallo Studio Cataldi, che si è occupata della vicenda di sette cani, di cui alcuni cuccioli (razze Husky e Samoiedo), tenuti in una casa di soli 40 mq, senza luce naturale e in condizioni igieniche precarie.
Si configura il reato di abbandono anche se venivano portati a passeggio regolarmente e non erano malnutriti perché quello che conta sono “i patimenti” subiti.
A dirlo del resto è l’articolo 727 del codice penale secondo il quale c’è questo reato anche nel caso in cui gli animali vengano tenuti “in condizioni incompatibili con la loro natura e che rechino loro, per tale motivo, gravi sofferenze”.