Riaprono viadotto e galleria Genzano sulla A24 dopo i lavori di adeguamento antisismico. Strada dei Parchi: «Per andare avanti serve il nuovo Pef»
L’AQUILA – Riapre il Viadotto Genzano, sulla A24, dopo dieci mesi di lavori di adeguamento antisismico e di sicurezza.
Lo comunica la stessa società concessionaria, Strada dei Parchi, che afferma di aver completato lavori e collaudi sull’importante asse autostradale dell’aquilano.
A dieci mesi dall’abbattimento controllato con microcariche esplosive, infatti, dalla notte di lunedì 20 il toneranno fruibili le nuove carreggiate antisismiche, in entrambe le direzioni, sul Viadotto Genzano.
Da lunedì 20 torna operativo tutto il tratto interessato con eliminazione del tappo fra due cantieri
La carreggiata Ovest del Viadotto, in direzione Roma, era già stata aperta al traffico un anno fa, ora è la volta di quella verso la città dell’Aquila.
Con il viadotto, riapre in entrambe le direzioni anche la doppia Galleria di Genzano, adiacente al viadotto.
Il risultato è il frutto delle sinergie tra la Concessionaria e il Gruppo Toto, che hanno permesso di mantenere in esercizio l’intera tratta durante le complesse fasi del lavoro.
Un risultato conseguito lavorando in turni serrati, anche di notte, e permettendo ai mezzi di SdP di effettuare le operazioni invernali su una tratta autostradale di montagna che supera i 1000 metri di quota.
Il Viadotto Genzano, costruito nel 1969 e costituito da due strutture indipendenti, ha resistito alle prove dei recenti terremoti ma era del tutto inadeguato a sopportare nuove sollecitazioni sismiche.
Il viadotto era del 1969 e non avrebbe retto altri terremoti importanti. Il nuovo è realizzato con materiali e tecniche all’avanguardia
Il nuovo viadotto, dicono da Strada dei Parchi, poggia le sue cinque campate su colossali fusti in acciaio corten riempiti di calcestruzzo, muniti di dissipatori sismici in neoprene armato di ultima generazione.
Tutte le operazioni di demolizione, smontaggio, varo e collaudo sono avvenute in un dirupo, stretto tra la boscaglia e la Galleria Genzano, prevalentemente in orari notturni.
Anche la scarpata è stata oggetto di lavori di consolidamento per evitare il pericolo di frane.
Mollo (SdP): «Prima dell’inverno, puntiamo a completare i lavori verso L’Aquila, con altri 4 viadotti e la rampa dell’Aquila Ovest»
«Dopo il Viadotto Sant’Onofrio, terminato a dicembre – spiega una nota di Strada dei Parchi – , si tratta del secondo viadotto adeguato alle norme del 2018 ultimato sulla tratta Tornimparte-L’Aquila Ovest.
Altri 4 viadotti sono già stati completati, collaudati ed aperti al traffico in carreggiata Ovest, mentre si avvia a conclusione anche la carreggiata Est del Viadotto Fornaca.
Il completamento del Viadotto e della Galleria Genzano servirà ad eliminare anche un “tappo” tra cantieri che consentirà di riaprire complessivamente 4,3 km di autostrada senza deviazioni di carreggiata – conclude la nota di SdP – , con una considerevole riduzione dei disagi per l’utenza in corrispondenza della stagione estiva».
«È il primo tassello di una Messa in Sicurezza prevista dal Parlamento sin dal 2012, con la legge 228, che si sta avviando a conclusione – dichiara Riccardo Mollo, Amministratore Delegato di Strada dei Parchi – .
Prima dell’arrivo del prossimo inverno, puntiamo a completare i lavori verso L’Aquila, con altri 4 viadotti e la rampa dell’Aquila Ovest.
È una tratta prossima al cratere sismico del 2009, a cui la Concessionaria ha voluto dare la massima priorità, riuscendo a far approvare i relativi decreti.
«Su A24 e A25 ci sono tratte con viadotti sismicamente inadeguati e su aree a rischio frana e invasione della fauna selvatica»
Ci sono altre tratte in A24 e A25 con viadotti di più di mezzo secolo, che non sono ancora adeguati all’elevato rischio sismico, tratti costruiti su frane attive e un pericolo costante di invasioni della fauna.
Come gestori, in perfetta sintonia con progettisti e tecnici, stiamo facendo del nostro meglio per assicurare la continuità dell’esercizio autostradale, anche in presenza di lavori.
Per andare avanti, però – conclude l’Ad di SdP Mollo – è indispensabile uno strumento certo di programmazione economica ed esecutiva, che solo l’approvazione di un Piano Economico Finanziario da parte del Concedente può fornirci».