“RicominciAMO”: intervista a Vincenzo Mariani, ideatore del momento di protesta pacifica
AVEZZANO – Balzato agli onori della cronaca in pochi giorni, grazie ai social, abbiamo intervistato Vincenzo Mariani, ideatore e volto del momento di protesta pacifica “RicominciAMO“, in dissenso con il prolungamento del coprifuoco voluto dal Governo. Il tutto si svolgerà la notte del 1° Maggio, in piazza Risorgimento ad Avezzano. Queste le sue parole:
D: “Allora, Vincenzo Mariani, come nasce questa idea? Da dove viene?“
Mariani: “Allora… Inizialmente è nato forse come un gioco. Da qui una risposta social diversa dal solito ed ho riscontrato molta partecipazione al progetto. Allora, da lì ho deciso di cogliere l’onda per questa iniziativa, cercando di lavorare su post e locandine, e facendomi promotore in prima persona di comunicare il progetto alle attività. Il progetto nasce dalla domanda: “Ma se tutti aiutassimo tutti, non sarebbe meglio?”. Un modo di sensibilizzare e di vedere diversamente la coesione sociale e territoriale, che è un fulcro in territori come il nostro, fondati su questi capisaldi. Quindi, da qui, non sarà un modo per stare vicino solo alle categorie, come le attività di ristorazione, i bar, le attività musicali (che sono state quelle maggiormente colpite dalla decisione di questo coprifuoco), ma un modo per tornare a lottare per le responsabilità di ognuno di noi. Dobbiamo essere responsabili delle leggi fatte da chi ci governa e dobbiamo essere attivi nella partecipazione, che penso nei giusti modi e nelle giuste maniere, sia possibile.“
D: “Quindi è un’idea del singolo cittadino, che poi ha trovato un grande responso nella comunità, non solo di Avezzano, ma anche nei dintorni?“
M: “Esattamente! Ho ricevuto molti messaggi di sostegno anche da fuori Avezzano, che molto probabilmente (se le condizioni lo permetteranno), verranno a trovarci, oppure manifesteranno nelle loro piazze. Comunque mi ha fatto molto piacere. Sarei molto felice di un riscontro in presenza, oltre che nei messaggi; visti i molti messaggi, mi piacerebbe vedere almeno un 80% di coloro che mi hanno espresso sostegno in piazza con me. Vorrei vedere meno ipocrisia nelle persone, e che si iniziasse a fare davvero le cose. Meno partecipazione virtuale, e più partecipazione in prima persona, fisicamente.“
D: “Perfetto. La manifestazione, mi sembra di capire, nasce come un’idea apolitica e apartitica. Quale sarà lo scopo della manifestazione?“
M: “Lo scopo vero della manifestazione è la sensibilizzazione, per ritrovare l’idea di comunità e solidarietà. Senza bandiere, senza colori e senza scopo di lucro. Ognuno è cittadino. Ben vengano anche le istituzioni, ma come cittadini, perché ci presenteremo semplicemente come cittadini; io sono semplicemente il portavoce, non ho bandiere e non sono legato a niente, se non alla passione.“
D: “Ok. Ora, stante che il coprifuoco non ha una scadenza precisa (l’indicazione del 31 Luglio era erronea), in caso il coprifuoco veda il protrarsi oltre il 1° Maggio, la manifestazione si ripeterà o sarà un unicum?“
M: “Io non penso che debba essere un unicum. Se la risposta sarà importante, si potrà replicare, magari con altre modalità. O magari non servirà, grazie anche al rimbalzo mediatico che sta avendo questa manifestazione. Sono un sognatore, speranzoso ed idealista. Mi piacerebbe che fosse un messaggio diverso rispetto al solito: sicuramente ci sarà chi sarà pronto a delegittimare questa manifestazione, chiedendosi per quale tornaconto questo venga fatto. La risposta è: nessuno! Questa volta si scende in piazza tutti per tutti, per ritrovare uno spirito di comunità“
D: “Per quanto riguarda la frangia violenta che spesso si insinua nelle manifestazioni, immaginiamo non ci sia spazio per loro, giusto? S svolgerà il tutto entro limiti di sicurezza e soprattutto di civiltà?“
M: “Esattamente, perché voglio sia una manifestazione dell’educazione, volto alla solidarietà e ad uno stare insieme bene, sano, virtuoso. Spero che possa aiutare tutti a riprendere, non solo la solidità economica, ma soprattutto quella psicologica, che forse il Covid-19 ci ha tolto, toccando tutti in diversi aspetti.“
D: “Un’ultima domanda: cosa speri si possa portare in avanti dal 1° Maggio? Cosa speri possa nascere da qui in avanti?“
M: “Dal 1° Maggio in avanti sicuramente un coprifuoco più lungo potrebbe essere messo in atto, pensando anche ad un’altra problematica di diverse attività, ovvero il servizio in esterno. Ho riscontrato infatti che, non tutti possono permettersi posti all’aperto, anche per il clima specifico di Avezzano e dintorni che rende molto difficile il consumo all’esterno la sera. Magari, almeno per i pareri che ho riscontrato, si potrebbe lavorare anche con un minore afflusso (il 30% e non più il 50% come previsto), ma al chiuso per avere un minimo per ripartire, ovviamente con le dovute precauzioni e le dovute tempistiche, nel rispetto della salute di tutti. E’ il comportamento a fare la differenza.“
D: “Perfetto, un ultimo messaggio che vuoi lanciare per concludere?“
M: “Un appello a cuore aperto: vi invito davvero tutti a venire pacificamente, perché si tratterà di stare lì una mezz’oretta, nel totale silenzio. Rimarrà impressa per il silenzio, rotto solo da una sveglia simbolica che suonerà alle 20:00 tutti insieme. Dopo di questo, un breve discorso, un applauso e torneremo alle nostre case avendo dato una prova di comunità e di solidarietà.“