Ridimensionamento dell’attivazione dei Ppi di Pescina e Tagliacozzo da H24 ad H12. Scoccia: «Schiaffo alla sanità delle aree interne»
L’AQUILA – Nuova bordata della Sindaca di Prezza e consigliere regionale di opposizione, Marianna Scoccia, contro i responsabili della sanità abruzzese, l’assessora Verì, e i dirigenti della Asl1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, il Dg Roberto Testa e la Ds Sabrina Cicogna.
La Scoccia non aveva nemmeno terminato di tuonare contro la situazione gestionale dell’emergenza Covid-19 in Valla Peligna e nelle aree interne della regione in generale, che è arrivato un nuovo colpo. Come scritto in altro servizio, a conclusione di una riunione con i massimi vertici istituzionali, la soluzione trovata per alleggerire il carico di lavoro, è stata quella di dimezzare l’orario di apertura dei Ppi di Pescina e Tagliacozzo. Una vera novità e, ci s consenta, una trovata dalle tinte geniali.
«Oggi, nel pieno del riacuirsi di una Pandemia Mondiale, ci troviamo nuovamente a dover difendere le aree interne da depotenziamenti inaccettabili – scrive la Scoccia – . Dinnanzi alla completa disponibilità del Sindaco di Tagliacozzo, di ospitare pazienti o reparti e altri servizi sanitari per sopperire al la risposta della Dott.ssa Cicogna è stata quella di ridurre da h24 ad h12 il servizio dei P.p.i. di Tagliacozzo e di Pescina. Tutto questo è inaccettabile! Non paga di tale decisione scriteriata, la Direttrice Sanitaria, giorni addietro ha disposto la chiusura dell’Ospedale di Comunità – sottolinea polemicamente e ironicamente Marianna Scoccia – . Addirittura dal Nosocomio di Avezzano trasferirebbero all’Umberto I il solo servizio dell’ambulatorio dello sport. A fronte dell’entrata in vigore dell’ultimo DPCM attraverso cui il Governo centrale, di fatto, sospende la maggior parte delle attività sportive, si sacrificano punti di primo soccorso, essenziali in questo momento di piena crisi sanitaria – continua il Consigliere Scoccia – . Nei giorni scorsi abbiamo assistito a continue rassicurazione da parte dell’Assessore Veri e del Direttore Generale Testa, con le quali ci ragguagliavano sulle misure economiche predisposte a favore della Sanità delle aree interne: nulla di tutto questo è accaduto, anzi si è verificato, nei fatti, l’esatto opposto: un impoverimento di risorse e un depotenziamento delle strutture esistenti – incalza la Sindaca di Prezza – . Chiederò la convocazione della Commissione Sanità affinché – conclude Marianna Scoccia – le figure Istituzionali di rappresentanza Sanitaria vengano a spiegarci cosa sta succedendo».
Insomma, sono passati poco più di 6/8 mesi e tutto è tornato al punto di partenza. L’emergenza è piena, gli ospedali non riescono ad andare dietro al ritmo della pandemia e invece di aprire servizi e potenziare gli organici di medici e infermieri, si chiudono Ppi e ospedali di comunità. Ma tutto è coerente: la politica leggera, la finanza creativa, la sanità… immaginaria.