Riducono in schiavitù due ragazze, arrestati dalla Polizia. Operazione in Molise, una delle due è incinta
CAMPOBASSO – Due uomini sono stati arrestati dalla Polizia in Molise per i reati di riduzione e mantenimento in schiavitù aggravata, violenza sessuale, tratta di persone, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione ai danni di due donne.
Nei giorni scorsi dopo una segnalazione arrivata dall’Interpol gli uomini della Squadra Mobile si sono recati in un appartamento di Termoli dove hanno trovato due ragazze di cittadinanza romena, una delle quali incinta.
Le donne alla vista degli agenti hanno subito espresso grande sollievo. Era stata una delle due a chiedere aiuto segnalando alla polizia romena tramite un messaggio via Facebook di essere stata sequestrata e costretta a prostituirsi nella cittadina molisana.
Le due ragazze hanno raccontato agli agenti di essere arrivate da poco in Italia, con la promessa e la speranza di ottenere un lavoro, ma in poco tempo si sono rese conto dell’inganno subito e si sono trovate costrette a prostituirsi subendo dai loro aguzzini: botte e continue minacce, minacce che hanno riguardato anche i loro familiari rimasti in Romania.
In poco tempo i poliziotti sono riusciti a individuare e fermare i due uomini, romeni anche loro, che si trovano ora rinchiusi nel carcere di Campobasso (l’arresto è già stato convalidato dal gip del tribunale di Larino).
I successivi accertamenti svolti e il materiale trovato e sequestrato, tra cui denaro e telefoni cellulari, hanno consentito di appurare che l’attività criminale dei due arrestati era arrivata ad un livello molto avanzato.
Tramite siti on-line, infatti, pubblicizzavano l’attività di prostituzione nell’appartamento termolese e ricevevano soldi dai clienti, anche mille euro al giorno, personalmente o attraverso bonifici bancari.
Le due vittime, dopo aver sporto denuncia contro i malviventi, raccontando storie di segregazione, sfruttamento e violenze, sono state trasferite in strutture protette.