Rinnovo Rsu alla Kromoss di Aielli. La Fim-Cisl entra per la prima volta. Tangredi: «Il successo di chi ha tenuto la schiena dritta»
AVEZZANO – Soddisfazione grande alla Fim-Cisl della Marsica per l’elezione, per la prima volta, di un proprio delegato nella Rsu della Kromoss di Aielli. Il sindacato diretto da Antonello Tangredi, ha avuto sempre vita non facile nello stabilimento della famiglia Piccone, ma questa volta, nelle lezioni tenutesi nello scorso fine settimana, la storia si è ribaltata.
Un successo, dice lo stesso Tangredi, frutto dell’impegno, dopo le iniziali sconfitte, di chi ha sempre tenuto la schiena dritta e lavorato sempre per la tutela dei lavoratori ed i loro diritti fondamentali dai quali, conclude il dirigente della Fim-Cisl, si dovrà necessariamente ripartire.
Questa a nota integrale diffusa da Antonello Tangredi ha commento dei risultati alla Kromoss di Aielli: «Il giorno successivo alla pesante sconfitta riportata alle elezioni della R.S.U. di 3 anni fa alla Kromoss s.r.l. di Aielli, la FIM, come fanno tutti i “perdenti normo-intelligenti”, studiò le motivazioni della clamorosa disfatta e provò a mettere in piedi una strategia basata sull’attesa e sul rafforzamento della propria rappresentanza dentro la fabbrica.
Si convinse, la FIM che, non aveva perso per questioni di merito: aveva perso perché aveva osato “alzare la voce” in precedenza, anche ricorrendo al Giudice del Lavoro, per invocare il rispetto delle leggi e del c.c.n.l., in favore dei DIRITTI dei LAVORATORI, presi non troppo in considerazione dalla Direzione aziendale.
Qualcuno, poi, in modo indebito, provò a spiegare (si fa per dire!) ai lavoratori che, la FIM, non aveva preso in considerazione il fatto che, “l’azienda fosse stata sindacalizzata da poco”; che la FIM, con le sue posizioni “preconcette/ideologiche” (mai stupidata fu più vera!) avrebbe portato alla chiusura della fabbrica ecc.: In buona sostanza che, la FIM, andava messa fuori! In questi ultimi 3 anni, la FIM, anche se fuori dalla R.S.U., non ha “perso” una virgola di quello che si è consumato dentro la fabbrica e, soprattutto, di quello che non è stato fatto a tutela dei LAVORATORI, da parte di chi avrebbe dovuto farlo: Sono tantissime le cose non fatte! Quelle fatte, senza immaginazione, non arrivano a “2” e, certamente, non a causa del COVID e non a vantaggio dei LAVORATORI!
In questi 3 anni, sempre con la schiena dritta e la testa alta, la FIM ha assistito tanti LAVORATORI (sempre con successo!) nelle controversie disciplinari e, attraverso l’informazione (comunicati sindacali), ha puntualmente conversato con le maestranze, dalle quali, via – via, ha ricevuto fiducia, attraverso la sottoscrizione delle deleghe sindacali.
Fiducia che, ha portato la FIM, l’altro giorno, ad entrare di DIRITTO, attraverso il voto DEMOCRATICO, nella R.S.U. e nella R.L.S., organismi nei quali, conta il SAPERE, non la prepotenza, la paura e/o le bugie, di quelli che “hanno perso”! Il voto dell’altro giorno, ha palesato, in valore assoluto che, la FIM e i Suoi Dirigenti sindacali, hanno svolto un ottimo lavoro dentro la fabbrica e che, al contrario, altri hanno sbagliato clamorosamente la porta a cui segnare un goal. Alla KROMOSS, bisogna ripartire dai DIRITTI fondamentali, non dal P.D.R. e dalla flessibilità degli orari (come se non bastasse quella concessa finora, senza risultati!).
Alla KROMOSS, va IMPOSTO, prima di tutto, il rispetto per i LAVORATORI, attraverso l’applicazione del c.c.n.l. in tutte le sue parti (cosa ampiamente sottovalutata da chi avrebbe dovuto sbattere i pugni sul tavolo delle trattative); va ricondotta la Direzione aziendale al RISPETTO della SICUREZZA sul lavoro e, parallelamente al RISPETTO verso il SINDACATO: poi parleremo, di PIANO INDUSTRIALE, di ORARI, di P.D.R. ecc. Perintanto, la FIM-CISL, felice del successo ottenuto, nel RINGRAZIARE TUTTI i lavoratori che l’hanno sostenuta, augura a Pierluigi IACOBUCCI (R.S.U. + R.L.S. eletto in quota FIM), ogni fortuna, in questa missione sindacale/industriale e sociale». Antonello Tangredi, Fim-Cisl Abruzzo e Molise