Ripristino delle Province. Acerbo (Prc): «Positivo annuncio del ministro Calderoli su province. Si restituisca diritto di voti a cittadini»

PESCARA – Giudizio positivo del segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo, sull’iniziativa del Ministro Calderoli volta a ripristinare le Province con l’elezione diretta dei cittadini e quindi con tutti gli organi previsti.

La riforma di qualche decennio fa, infatti, relegò a elezioni di secondo livello, in sostanza nomine dei consigli comunali, quelle per il Consiglio provinciale e Presidente della Provincia, non producendo alcun effetto sulla spesa pubblica, ma in compenso sottraendo ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti.

Così il segretario nazionale di Rifondazione, Acerbo, che ricorda come il suo partito, all’epoca, si oppose alla soppressione (finta) delle province.

Maurizio Acerbo

«Restituire ai cittadini la possibilità di eleggere presidenti e consigli provinciali è doveroso. Noi che abbiamo sempre difeso il ruolo delle province prendiamo atto positivamente dell’annuncio del ministro Calderoli con cui continueremo a scontrarci sull’autonomia differenziata e il presidenzialismo.

La destra per prima lanciò la demagogica trovata dell’abolizione delle province a cui si accodarono Pd e M5S. Fortunatamente sono state bocciate le modifiche alla Costituzione del governo Renzi nel referendum del 2016. Le province sono rimaste ma senza mandato dei cittadini è stati facile per i governi tagliare i trasferimenti penalizzando la viabilità e i servizi per i piccoli centri, le aree interne e montane.

Noi di Rifondazione Comunista rivendichiamo di esserci sempre opposti a questo finto riformismo neoliberista e antidemocratico.

Si restituisca il diritto di voto alle elettrici e agli elettori». Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista

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