Risorse idriche nel Fucino. Acqua grazie al lavoro del Consorzio di Bonifica Ovest. I fatti dicono che il nuovo impianto irriguo è una priorità vitale
AVEZZANO – Agricoltura del Fucino in salvo, almeno per ora, grazie alle operazioni messe in campo dal Consorzio di Bonifica Ovest.
È lo stesso Consorzio a rendere noto che, al momento, gli imprenditori agricoli della Piana del Fucino possono procedere con l’irrigazione, grazie ad una serie di interventi predisposti e realizzati nelle scorse settimane.
Interventi che hanno consentito di poter assicurare una certa quantità di acqua da utilizzare per le coltivazioni nonostante la siccità che sta colpendo il nostro paese.
È infatti emergenza idrica in tutto il territorio nazionale.
“Pozzi utilizzati anche nel fine settimana grazie all’intervento del Consorzio nelle settimane scorse”
I dati riportati dall’Osservatorio Anbi (Associazione nazionale dei consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue) generano preoccupazione ma sottolineano la fondamentale importanza del lavoro dei consorzi di bonifica che quotidianamente si impegnano per contrastare la siccità.
In tal senso la programmazione lavori del consorzio di Bonifica Ovest, partita nei tempi previsti con la sistemazione e la manutenzione ordinaria e straordinaria per il ripristino di tutti i campo pozzi e dei canali, ha permesso di gestire al meglio la crisi idrica che già nei mesi invernali, a causa della mancanza di neve e pioggia, era stata anticipata.
Altresì, l’intervento preventivo di stop all’irrigazione, concordato con il Prefetto dell’Aquila Cinzia Torraco ed attuato dai sindaci del territorio, sta permettendo di fronteggiare l’attuale situazione di crisi.
«L’ente consortile, quindi, stante il fermo, con l’accensione dei pozzi anticipata, nonostante i danneggiamenti e furti subiti nei mesi scorsi, ha garantito ed erogato, senza risparmiare risorse umane, finanziarie, tecniche e di attrezzature, i servizi legati alla propria attività istituzionale.
Grazie a questo abbiamo assicurato l’immissione e la circolazione di acqua nei canali, tanto è vero che possiamo affermare che il Consorzio sta utilizzando tutti i pozzi a disposizione anche durante il fine settimana, tenendoli accesi a ciclo continuo e fermandoli solo per la necessaria manutenzione», hanno dichiarato il Commissario Danilo Tarquini ed il Direttore Abramo Bonaldi nel corso della “consulta” indetta con le associazioni di categoria Cia, Coldiretti e Confagricoltura.
Il Consorzio auspica nuovi incontri istituzionali per programmare iniziative per una ottimale gestione dell’acqua
«Teniamo a precisare che le paratoie dell’Incile, durante gli ultimi mesi, sono state chiuse e non sono state utilizzate neanche dalla Carteria Burgo per attingere acqua per generare energia elettrica.
Ci appelliamo al buon senso degli agricoltori chiedendo loro la necessaria responsabilità, come già in più casi dimostrato, per fronteggiare i prossimi giorni di caldo e conseguente secca.
Purtroppo abbiamo avuto modo di appurare, anche attraverso articoli giornalistici apparsi recentemente sulla stampa, che in molte zone alcuni manomettono i canali o non rispettano gli orari di fermo continuando ad irrigare nonostante le restrizioni imposte».
A tal proposito si auspica un ulteriore incontro, a breve, con il Prefetto, con la compresenza di tutte le parti coinvolte nella gestione ed utilizzo della preziosissima risorsa acqua così da individuare migliori strategie, azioni e controlli.
Una nostra riflessione sul nuovo irriguo del Fucino
Noi non possiamo non ricordare quanto avvenuto nei giorni scorsi. Parliamo della questione nuovo impianto irriguo della Piana del Fucino.
La Regione Abruzzo, e l’assessore Imprudente in primis, prima di far polemiche, dovrebbero fare una passeggiata, concreta e non virtuale, nei campi del Fucino.
Vedere e capire di che risorsa stiamo parlando e poi giudicare se quanto fatto coni fondi a quel progetto destinato sia stato opportuno o meno.
Parliamo di una risorsa economica importante per tutta la Regione, parliamo di imprese marsicane, di tanto lavoratori e famiglie che da questo bel pezzo di economia dipendono.
Il resto sono “chiacchiere e distintivo”, polemiche inutili, troppo spesso il vero pane di questa politica 2.0.