Risposta “sfottò” del duo Mercogliano-Ruscio (Di Pangrazio) alle accuse di Taddei (Forza Italia)
AVEZZANO – Risposta a stretto giro da parte dei dipangraziani, il sindaco non risponde mai in prima persona, manda avanti i componenti della sua squadra, ma anche questa è una sua conosciuta caratteristica, al Consigliere comunale di opposizione di Forza Italia, Goffredo Taddei.
Taddei, come noto, ieri denunciava il fatto, in sostanza, che l’attuale amministrazione Di Pangrazio, si vantava di progetti e fondi, in gran parte da realizzare e, comunque, quasi tutti ascrivibili al passato.
Con un tono che istituzionalmente possiamo definire inusuale, mostrando anche una certa aria di sufficienza nei confronti dello stesso Goffredo Taddei, rispondono in nome e per conto del Sindaco di Avezzano, l’assessore Loreta Ruscio e il Presidente della commissione bilancio, Lucio Mercogliano: «Gli spezzoni di oppositori danno i numeri a scoppio molto ritardato. Scuole, Nuovo Municipio, Parco Arssa ed altri lavori per l’importo di circa 13 milioni di euro, insieme al fondo di 350 mila reperiti dall’amministrazione, nonostante le difficoltà, per ridare impulsi all’attività dell’Ente e al rilancio delle attività commerciali colpite dalla pandemia – scandiscono l’assessore al bilancio e il Presidente della commissione, Loreta Ruscio e Lucio Mercogliano – rappresentano l’essenza del bilancio. Non a caso gli operatori del commercio e le associazioni hanno accolto con enfasi la misura di sostegno e avviato una collaborazione per fare si che quel tesoretto produca i suoi frutti, mentre le opere in bilancio, al di là delle chiacchiere in libertà di qualche oppositore poco attento, la maggior parte ascrivibili alla precedente amministratore Di Pangrazio, seguono un concetto elementare nella pubblica amministrazione nel portare alla meta i progetti in itinere. Tanti operatori, abituati a vivere della propria attività, hanno manifestato pubblico apprezzamento per gli sforzi fatti dalla maggioranza, la risposta di qualche oppositore di area centrodestra – aggiungono – è stata invece tardiva e infarcita di una serie di inesattezze. Ben due settimane per provare a gettare tutto in caciara sperando che qualcuno ci caschi. I cittadini però hanno già dato un segnale nei mesi scorsi optando per la capacità di gestione e la concretezza amministrativa del sindaco Di Pangrazio e della sua compagine. Volendo ragionare con il loro metro non avremmo avuto né il Teatro dei Marsi, né risistemate le scuole antisismiche, né la piscina comunale, poiché nella stragrande maggioranza delle più significative opere pubbliche della storia di Avezzano ciò è avvenuto anche grazie a consistenti fondi della regione o di qualche ministero o con finanziamenti comunitari. In questi casi il contributo fattivo, meritorio e fondamentale dell’ente si è avuto compartecipando alle spese e riuscendo a programmare e fare velocemente le opere. La nostra linea sin dall’insediamento – sottolineano – è completare le opere, al di là delle scelte operate da chi ci ha preceduto, come ad esempio su piazza del Mercato, per evitare che i finanziamenti vadano perduti o fuggano verso altri lidi, come troppo spesso è capitato. O che si perda tempo. Sarebbe facile ricordare che i fondi dello stadio dei pini erano stati ottenuti dalla prima amministrazione Di Pangrazio. Perché nessuno li ha utilizzati? E quelli del Parco Torlonia a che epoca risalgono? E quelli relativi alla palestra Winner Team e al velodromo? Per la maggioranza, impegnata a fronteggiare l’emergenza Covid-19 in collaborazione con la ASL anche per l’esecuzione del piano vaccinale, quindi, le polemiche spicciole di qualche oppositore, lasciano il tempo che trovano, mentre sarebbe certamente più utile, soprattutto in questi tempi di emergenza, “se qualcuno si impegnasse ad aiutarci a reperire altri fondi e a lavorare nella stessa direzione per il bene di tutti. Però – concludono – forse chiediamo troppo, almeno per qualche oppositore amante della polemica tanto per dimostrare la sua esistenza. Ma stanno facendo male i loro piccoli calcoli di bottega».