Rivolta nel carcere di Lanciano. La Cgil all’Amminstrazione penitenziaria: “Urge un incontro”
L’AQUILA – A seguito della protesta dei detenuti, presso il carcere di Lanciano, la Fp-Cgil chiede interventi immediati all’Amministrazione Penitenziaria regionale e centrale.
Come noto, il 25 febbraio scorso, nella sezione detenuti comuni del carcere di Lancinao, unacinqunatinadi uomin ristretti nel penitenziario abruzzese, provenieti anche da altri carceri, ha dato vita ad una vera e propria rivolta. Rifiuti di rientrare in cella, aggressioni, sputi misti a sngue e lancio di sangue dappertutto, dalle 16 alle 20 fino a quando non è arrivata l’autorizzaizone alla Polizia Penitenziaria di utilizzare l’uso di amri e forza. Quatro ore di follia che hanno ovviamente prodotto la prtesta degli agenti penitenziari,s empre più in pericolo nelle carceri, e aperto uno sgardo sulla vita nei penitenziari abruzzesi ed italiani .
A tal propostito, quindi, la Fp-Cgil di Giuseppe Merola ha scritto all’Amminstrazione peniteizaria provicnale e regionale la nota che segue: “Egregia Direttrice, questo Coordinamento Regionale, della rappresentativa Organizzazione Sindacale in intestazione, non può esimersi dall’esprimere forte preoccupazione rispetto a quanto accaduto durante l’episodio in oggetto, come da alcune notizie divulgate dai media.
Sembrerebbe, infatti, che un numero cospicuo di detenuti ponevano forti disordini in essere, rifiutando di entrare nelle proprie camere di pernottamento e danneggiando alcuni beni dell’Amministrazione presenti nella sezione detentiva, nonché assumevano discutibili condotte nei confronti dei poliziotti penitenziari. Gli stessi, successivamente, venivano trasferiti presso altri Istituti (due a Teramo, ove già gli stessi si erano resi autori di altre critiche vicissitudini). Ad ogni buon conto, ci risulta anche un rinforzo di impiego di poliziotti penitenziari provenienti da altri Istituti del distretto.
La siffatta situazione, nella sua articolazione oggettiva dei fatti, degnerebbe – dal canto di questa Parte – di ogni opportuna e scrupolosa attività interventistica a tal riguardo, cosi da esautorare eventuali e possibili nefaste reiterazioni che, in ogni modo, oltre a compromettere seriamente i profili di ordine e sicurezza vanno a ledere l’incolumità psico-fisica degli addetti ai lavori.
Detto ciò, nell’inviare un plauso e un’attestazione di solidarietà alla Polizia Penitenziaria – per l’elogiabile professionalità ed ardue fatiche – Voglia la S.V. fornire utili chiarificazioni e rassicurazioni in ordine a quanto sopraccitato e calendarizzare un urgente incontro tra le Parti sociali, nell’interesse dei lavoratori e di una sana collaborazione istituzionale”. Giuseppe Merola – Coordinatore Regionale Fp-Cgil Abruzzo e molise – Polizia Penitenziaria.